Comitato Via Orologio Vecchio: “Sesso in strada, cassonetti incendiati e il Comune non ha fatto nulla”

Comitato Via Orologio Vecchio: “Sesso in strada, cassonetti incendiati e il Comune non ha fatto nulla”

Homepage - Il Comitato Via Orologio Vecchio e vie limitrofe interviene sul tema del centro storico, alimentandolo e portando alla luce ulteriori spunti e segnalazioni. Riproponiamo fedelmente la lettera inviata in redazione.

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Il Comitato Via Orologio Vecchio e vie limitrofe interviene sul tema del centro storico, alimentandolo e portando alla luce ulteriori spunti e segnalazioni. Riproponiamo fedelmente la lettera inviata in redazione.

“Il Comitato di Via Orologio Vecchio e vie limitrofe abbraccia e sostiene l’iniziativa della Fune sull’apertura del dibattito sul centro storico.

Rifacendoci all’articolo inviatovi dal Comitato di San Pellegrino, ci teniamo a raccontare quello che accade nell’altra parte del centro storico, il nostro, perché Viterbo di centri storici ne ha più d’uno, e ognuno con le sue problematiche e le sue peculiarità.

Abbiamo iniziato oltre un anno fa a richiedere l’aiuto dell’Amministrazione comunale e delle varie forze dell’ordine per risolvere i vari problemi ma, siamo riusciti, a oggi, ad ottenere poco o niente.
Ci sono stati, e ancora ci sono, episodi di delinquenza e microcriminalità a partire dagli incendi ai cassonetti della spazzatura, ai motorini e per finire con un’auto incendiata proprio a ridosso dei tubi del gas di una palazzina situata a Via Santa Maria Egiziaca.

Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha evitato il peggio e la vettura non è esplosa, ma non vi sono responsabili, pertanto potrebbe accadere di nuovo.

Un night club frequentato da sud americani spesso ubriachi e violenti che ogni notte facevano risse assurde. In alcuni casi non ci hanno consentito di uscire o rientrare nelle nostre case. Avevamo paura. Alla fine dopo tanta, tanta insistenza ed esposti vari siamo riusciti a farlo spostare, ma il resto rimane.

Sesso alla luce del giorno e incuranti dei passanti, alcuni giovani si facevano comandare dagli ormoni impazziti a piazza San Simeone e vicino al cinema Genio. Sono questi posti molto spesso teatro di vari atti di vandalismo.

Abbiamo raccontato tutto ciò oltre un anno fa al vicesindaco Ciambella, la quale dapprima ha mostrato tanto interesse e fattività, a praole, ma di fatto a oggi nulla è cambiato… anzi.

Ci sono state promesse in varie circostanze telecamere di videosorveglianza, ma anche qui solo parole. Dopo la nostra insistenza per sapere se sarebbero stati fatti davvero degli interventi, ci ha detto candidamente che non erano stati riscontrati atti di delinquenza, pertanto non servivano altri provvedimenti.

E’ stato effettuato il controllo delle residenze, soprattutto per gli extracomunitari, a metà luglio dello scorso anno alle 19 circa, orario in cui di solito le persone sono fuori casa, non immaginando che questi durante il periodo estivo lavorano prettamente sul litorale. E anche in questo caso, oltre il danno pure la beffa.

Corse di moto e di auto che sfrecciato ad altissima velocità per le vie anche in senso contrario a ogni ora del giorno e della notte, disturbando inevitabilmente chi tenta di riposare e di vivere serenamente il proprio centro storico.

Siamo invasi da extracomunitari, ragazzini che bivaccano in alcune vie appartate dalla mattina a notte inoltrata, che lasciano immondizia varia. Con questo non vogliamo dire che i rifiuti non vengono regolarmente ritirati, ma bensì che spesso siamo noi cittadini a non rispettare le regole della civile convivenza causando disagi anche ai turisti che desiderano visitare la nostra bella città. Anche per questo ci vorrebbero più controlli e qualche multa in più.

Purtroppo in centro, a nostro avviso, non esiste un presidio di pronto intervento di polizia o carabinieri che possa intervenire tempestivamente, considerando che anche i vigili urbani sono
ubicati fuori le mura e sono operativi solo in determinate ore diurne.

Detto ciò, però vogliamo anche dire che non rinunciamo al nostro centro, perché lo amiamo, perché per vari motivi si vive anche bene, pertanto il nostro augurio è che le persone siano invogliate a ritornare e a vivere il centro.

Gli aspetti positivi secondo noi sono da trovare nei molti giovani che ritornano ad abitare in centro, la convivialità, il piacere di fare nuove amicizie o creare come nel nostro caso a esempio gruppi di lavoro. Si può solo immaginare il piacere che si può avere nel fare la spesa nel negozio di alimentari di fiducia, o tornare a entrare nei piccoli negozi di artigiani, il poter camminare a piedi.

Sarebbe bello poter vivere la città come se si fosse ancora in un piccolo paese. In buona sostanza, quello che noi residenti chiediamo, non sono opere di infrastrutture fantasmagoriche, parcheggi, scale mobili, noi vorremmo piccoli interventi molto meno onerosi, che diano semplicemente la garanzia della sicurezza innanzitutto, perché la gente ha bisogno di sentirsi sicura, una città un po’ più pulita da poter presentare ai tanti turisti che vengono a visitare Viterbo, e qualche servizio in più, alla base della vivibilità.

E’ di fatto impossibile pensare di poter parlare con questa Amministrazione di riqualificazione del centro, rispondono sempre, “subito telecamere” oppure “subito sorveglianza”, ma subito è un concetto terribilmente astratto. Buffonate.

Pensiamo inoltre che se venissero ricollocati in centro sia gli uffici comunali che altre attività, ci sarebbe un maggiore afflusso di gente e questo incrementerebbe l’indotto commerciale della città, e si eviterebbe di vedere la desolazione e la morte civile dei negozi del centro vedendo così rifiorire la città e perché no, aumentare anche l’occupazione giovanile.

Questa città ha bisogno di un centro storico vivo, con un’amministrazione seria che si adopera a riqualificare una città ormai allo stremo delle sue forze, incentivando i giovani a costruire il loro futuro attraverso corsi di formazione e centri di aggregazione e fare in modo che l’antica memoria di questa città non muoia con l’ultimo vecchio. Non vogliamo sperare invano”.

Foto Fisioterapy Center

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