‘Come direbbe Andrea’ … “c’era un sacco di gente. Mica cotiche”

‘Come direbbe Andrea’ … “c’era un sacco di gente. Mica cotiche”

Homepage - 'Come direbbe Andrea' ... "c'era un sacco di gente. Mica cotiche". A un mese dalla scomparsa in tantissimi hanno ricordato il giornalista viterbese, maledettamente prematuramente scomparso.

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‘Come direbbe Andrea’ … “c’era un sacco di gente. Mica cotiche”. A un mese dalla scomparsa in tantissimi hanno ricordato il giornalista viterbese Andrea Arena, maledettamente prematuramente scomparso.

Un puzzle di interventi, incastrati dai suoi amici e colleghi per raccontarselo Arenone e per sentirselo vicino. Teatro Caffeina pieno, forte l’emozione e in alcuni passaggi incontenibile il groppo alla gola. Tutti gli interventi spezzati dalla carica emotiva. L’omaggio di Simone Canettieri, collega di Andrea a La Voce, ha commosso tutta la sala. Così come quello di Stefano Mecorio che ha deciso di portare a termine un’idea che Andrea gli aveva chiesto di condividere: fare la Francigena (tratto viterbese) a piedi e raccontarla in un libro. Dovevano partire insieme nell’aprile 2016, poi una serie di sfortunate coincidenze l’ha impedito. Ora Stefano partirà accompagnato dal padre Dario.

Alessio De Parri, grande amico di Andrea e tra i promotori della serata, ha raccontato la lunga amicizia e la vacanza a Londra. Tra pinte, fish and chips e partite negli stadi. La vacanza perfetta. Presenti anche gli amici di una vita, i compagni di scuola, gli amici dello stadio. Bello il racconto del suo direttore del Messaggero e poi di Viterbo Post Arnaldo Sassi. Sono salite sul palco le sue redazioni: Il Nuovo Corriere Viterbese e Viterbo News24. Commosso il capo servizio del Messaggero Giorgio Renzetti, tra gli ideatori dell’incontro.

Chi non è riuscito a esserci ha mandato un contributo video. Chi non se l’è sentita di salire su quelle tavole del palco ha fatto mandare un messaggio vocale. Come la grande amica di Andrea e collega Flavia Ludovisi. Maurizio Donsanti ed Eleonora Celestini l’hanno raccontato con commozione. I Giorni Anomali gli hanno dedicato canzoni dei Rolling Stones, che Andrea amava tanto, di Battiato e Vasco Rossi.

Siamo solo noi, Andrea. Ci siamo presi un po’ di tempo per parlarci di te. “Che cazzo facciamo?”. Tranquillo, ti abbiamo mandato su dei palloncini con dei messaggi. Li trovi all’altezza di piazza del Comune. Tra una chiacchierata tra Wiston Churchill e i calciatori del grande Torino dagli uno sguardo.

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