Ciminiere: al via la residenza di Cosimo Veneziano curata da Cantieri d’Arte per Storie di Lavoro

Ciminiere: al via la residenza di Cosimo Veneziano curata da Cantieri d’Arte per Storie di Lavoro

Homepage - Il 9 aprile l’inaugurazione dell’opera di Cosimo Veneziano, l’1 e il 2 invece le anteprima con l’artista a Viterbo e Civita. Ecco Ciminiere, progetto presentato dall’Officina cultura distretto creativo con il sostegno della regione Lazio e il patrocinio del Comune di Civita Castellana

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Ecco Ciminiere: il lavoro di Cantieri d’Arte che riflette sull’immaginario del lavoro a Civita Castellana. Il 9 l’inaugurazione dell’opera di Cosimo Veneziano, l’1 e il 2 invece le anteprima con l’artista a Viterbo e Civita. Ciminiere, progetto presentato dall’Officina cultura distretto creativo con il sostegno della regione Lazio e il patrocinio del Comune di Civita Castellana, ideato da Cantieri d’Arte e associazione culturale Percorsi (Circolo ARCI) in collaborazione con Laboratorio Urbano Quotidiano, Museo della Ceramica Marcantoni e SIAT Servizi, Liceo artistico Midossi e con le Fabbriche Artceram, Flaminia. Un progetto che si inserisce all’interno delle attività di Storie di lavoro, il festival che vede le arti entrare nei luoghi di lavoro attivi.

L’opera. L’artista Cosimo Veneziano, durante la sua residenza a Civita Castellana che inizierà l’1 aprile, realizzerà una scultura di ceramica, che riprende la forma di un capannone industriale, divisa in quattro porzioni realizzate con tre differenti cotture. Metodologie che riflettono ciascuna un preciso ciclo storico della produzione della ceramica. L’opera verrà infine installata nella ex Chiesa dei Cappuccini (riconvertita a spazio espositivo dell’azienda ArtCeram) e inaugurata il 9 aprile.

Il progetto. La residenza dell’artista, che prevede il coinvolgimento nella produzione dell’opera di alcune fabbriche del distretto e di alcuni ex operai della stoviglieria (filiera produttiva quasi scomparsa nel territorio), porterà al compimento l’idea nata grazie ad una serie di interviste e incontri avvenuti nella prima settimana di marzo con i professionisti che operano nel settore dell’industria della ceramica. Incontri durante i quali è emersa la gloriosa e ricca storia sulla produzione di ceramica sia per l’uso domestico che sanitario, con un grande sviluppo industriale ed economico, soprattutto negli anni ’70 e ‘80. Partendo dall’indagine sulla percezione degli spazi di produzione nelle diverse generazioni, la residenza dell’artista è stata affiancata da un laboratorio curato dal collettivo di architetti urbanisti Laboratorio Urbano Quotidiano con una classe del Liceo Artistico Midossi di Civita Castellana.

Gli obiettivi. “L’obiettivo del progetto – scrivono gli organizzatori è quello di riflettere sulla storia del territorio, il suo cambiamento e il suo attuale stato, tramite la creazione di un’opera che rispecchia il ciclo storico di sviluppo economico dell’industria dell’indotto di Civita Castellana. Un lavoro dunque che interroga un paesaggio di rovine, una geografia di resti dello slancio economico-produttivo del Novecento che ha lasciato sul campo strutture abbandonate, implose, che caratterizzano l’idea della fabbrica per le nuove generazioni”.

L’inaugurazione. L’inaugurazione del progetto si terrà il 9 Aprile alle ore 18 con l’apertura della mostra di fine residenza di Cosimo Veneziano, artista invitato per questa prima edizione. Gli elaborati degli studenti del Liceo Midossi verranno mostrati come appendice della mostra di fine residenza dell’artista. L’1 aprile alle 18, proprio all’inizio della sua residenza, l’artista Cosimo Veneziano parteciperà all’incontro ‘La sparizione del monumento. Esperienze di arte nello spazio pubblico’ al Biancovolta (via delle Piagge 23, Viterbo) insieme al curatore di Cantieri d’Arte Marco Trulli e a Laboratorio Urbano Quotidiano. Veneziano presenterà alcuni lavori realizzati nello spazio pubblico e il progetto Ciminiere. La presentazione sarà replicata il 2 alle 16 a Civita Castellana presso il Museo della Ceramica Marcantoni

Cantieri d’Arte è realizzato nell’ambito del programma di azioni di arte pubblica La Ville Ouverte e del network BJCEM – Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo.

 

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