Ciao Salvatore Pecorella, il tuo amore per Prato Giardino non lo dimenticheremo mai

Ciao Salvatore Pecorella, il tuo amore per Prato Giardino non lo dimenticheremo mai

Homepage - VITERBO - Una vita fatta di tante vite la sua. Impossibile non conoscerlo, perché per tante generazioni è stato l'anima del più importante parco cittadino.

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VITERBO – La città piange Salvatore Pecorella, l’uomo delle giostre a Prato Giardino. 65 anni, si è spento ieri all’ospedale Belcolle. Lascia la moglie Anna Maria, i figli Gianni, Paolo e Riccardo.

Una vita fatta di tante vite la sua. Impossibile non conoscerlo, perché per tante generazioni è stato l’anima del più importante parco cittadino. Uomo schietto, dritto. Regalare sorrisi era il suo lavoro. Con un gioco nuovo, una sorpresa, a volte anche con un piccolo regalo. E quella gentilezza di chi conosce la vita davvero l’ho rivista questo Natale nel figlio Riccardo. Incontrato al suo banco di tiro con le pistole ad aria compressa al Christmas Village di Sutri mi ha salutato con un bel sorriso e ha teso una ciambellina di stoffa come regalo alla mia bimba. 

Li ho conosciuti da vicino i Pecorella diversi anni fa. Mi muovevo tanto sulla città, come giovane cronista alle prime armi. Prato Giardino era, ieri come oggi, tema caldo. Loro ci avevano scommesso tutta la loro vita nell’attività di gestori dell’area giochi. Ma il parco nella mentalità dei Pecorella non era solo il terreno del proprio business. Lo hanno sempre amato davvero. Forse Salvatore più di tutti. 

Passai un po’ di tempo con lui, ci sentimmo anche nei giorni a seguire. Cercai di mettere in evidenza le criticità che mi aveva raccontato. Salvatore mi aveva colpito. Per la forza dei suoi occhi, per la lucidità del pensiero, per la sincerità del ragionamento. Dopo quell’incontro e quel servizio giornalistico ogni volta che ci siamo incontrati c’è sempre stato spazio per un saluto. 

In questo giorno triste, in cui non è possibile fare altro che abbracciare la famiglia di Salvatore, come giornale ci interessa ricordarlo così: un uomo che ha amato davvero il principale parco di Viterbo. Questa testimonianza magari potrà invitare la politica locale a intitolare proprio a Salvatore un angolo di Prato Giardino. Così che quell’amore possa essere ricordato e magari ispirare future azioni. 

L’ultimo saluto è fissato per domani mattina, 21 febbraio, alle ore 11 nella chiesa di Santa Maria del Soccorso a Cura di Vetralla. Ciao Salvatore, cercheremo di difendere ancora il tuo/nostro parco. 

 

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