Chiara Frontini la “picconatrice”, la lunga marcia per smontare l’elettorato di centrodestra e centrosinistra

Chiara Frontini la “picconatrice”, la lunga marcia per smontare l’elettorato di centrodestra e centrosinistra

Elezioni 2018 - Una "picconatrice". Una botta a destra, una a sinistra. Luoghi della confusione, quantomeno a Viterbo. Sta costruendo una terza via Chiara Frontini. La stessa mission politica di Movimento Cinque Stelle e Filippo Rossi, la sensazione di potersela giocare. 

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Una “picconatrice”. Una botta a destra, una a sinistra. Luoghi della confusione, quantomeno a Viterbo. Sta costruendo una terza via Chiara Frontini. La stessa mission politica di Movimento Cinque Stelle e Filippo Rossi, la sensazione di potersela giocare. 

E’ in marcia da tempo la giovane viterbese che, dopo il dignitoso risultato del 2013, ci riprova in questa tornata elettorale del 2018. Perché Viterbo 2020 si avvicina e la ragazza è oggi una giovane donna. “Ormai in città si respira un’aria nuova”, scrive sulla sua pagina Facebook Chiara Frontini. Forse non sbaglia. A “pompare” questa voglia le tela di Penelope in cui si è “impiccato” il centrodestra viterbese. Centrodestra che aveva nelle mani un’occasione d’oro, magari anche per vincere a colpo secco al primo turno, e che invece sta dando di sé un’immagine vecchia, in bianco e nero.

Peseranno i partiti, sicuramente. Ma basterà questo peso per vincere il ballottaggio? Questa la domanda delle sette pistole. E proprio al ballottaggio punta la Frontini e i suoi: “Questa squadra andrà al ballottaggio perché stiamo sui temi e non sulle poltrone. Perché proponiamo solo quello che possiamo realizzare, mettendo in gioco le nostre competenze e la nostra credibilità. Perché abbiamo stretto un legame profondo con la città che nessun gioco di palazzo potrà spezzare”.

E Chiara Frontini, passo dopo passo, sta mettendo pezzi sul tavolo. Prima Alfonso Antoniozzi, poi Carlo Cozzi. Inesperti? Sicuramente ma anche gente capace di visione. E la visione è la merce rara di cui ha bisogno una città. Quante forze in campo in queste comunali porteranno sul mercato del voto una visione? 

Lo sta facendo Filippo Rossi. Ma il centrosinistra che candida Luisa Ciambella sarà in grado di mettere sul tavolo una visione autentica? E il centrodestra sceglierà un candidato capace di fare questo?

Forse il civismo questo giro avrà tante cose da dire. Forse molte di più di quanto, con spocchia, diversi rappresentanti della tradizionale classe politica locale possano credere. Anche perché Viterbo è messa davvero male e non è stata ridotta come è ridotta in questi ultimi cinque anni. Tanto è stato “cattivamente” seminato anche prima, è lapalissiano. E la memoria delle persone è meno corta di quanto ci si possa illudere. 

E sul piano della comunicazione Chiara Frontini coglie in pieno questo elemento strategico e importante e lo fa con un manifesto piuttosto interessante: “Loro sono il caos, io sono Chiara”. Se le forze civiche sapranno spingere su questo tasto potranno, molto probabilmente, ribaltare le certezze. 

 

 

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