Cerchi cartellonistica turistica a Viterbo? Ahi! Ahi! Ahi!

Cerchi cartellonistica turistica a Viterbo? Ahi! Ahi! Ahi!

Homepage - VITERBO - Cartellonistica turistica da mani nei capelli, ad averceli. Succede nel capoluogo della Tuscia, regno degli stati generali del turismo. Operazione giusta, a patto che non rimanga aria fritta e servita fresca. Ma questa è una nuova storia che avremo tempo di vedere, commentare, lodare o criticare.

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VITERBO – Cartellonistica turistica da mani nei capelli, ad averceli. Succede nel capoluogo della Tuscia, regno degli stati generali del turismo. Operazione giusta, a patto che non rimanga aria fritta e servita fresca. Ma questa è una nuova storia che avremo tempo di vedere, commentare, lodare o criticare.

Quella dei cartelli che danno il benvenuto ai turisti che scelgono Viterbo, o ci inciampano, è invece roba degli anni che furono. I “non ruggenti” tempi targati Michelini. Ma il tutto è fardello che il potenziale centro di un territorio fantastico si porta dietro ora. Cinquecento mila euro per “cambiare volto a Viterbo”. La battezzarono “infomobilità”: pensilina, sensori di parcheggio, cartelloni intelligenti per comunicare il numero di posti auto liberi nelle varie vie (anche qui andremo a vedere bene) e cartellonistica turistica modulare.

Correva l’anno 2015, assessore preposto all’azione Alvaro Ricci (Pd). L’esordio non fu fortunato. Dopo poche ore dall’installazione Viterbo era già su tanti giornali nazionali e telegiornali, derisa per l’inglese maccheronico di quei pannelli acquistati dal Comune per raccontare ai non italiani le bellezze della città. Poi le critiche per l’altezza.

Oggi quanto era stato pensato per accogliere e promuovere l’immagine del capoluogo è diventato uno sbiadito e lurido biglietto da visita. I cartelloni sono infatti sbiaditi o bruciati dal sole, a volte anche strappati. Quasi sempre sporchi di urina di cane alla base. La sensazione è che non siano stati mai puliti da tre anni a questa parte.

Poi c’è la partita della possibilità di costruire un’informazione modulare e modificabile in occasione di eventi cittadini. Così era stata pubblicamente “venduta” la cosa anche se nessuno ha mai avuto la grazia di assistere a un’evoluzione di questo tipo dei pannelli. Come erano tre anni fa li puoi ammirare oggi.

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