Centro storico, ecco la rivoluzione pensata da Ricci

Centro storico, ecco la rivoluzione pensata da Ricci

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comuneInfomobilità, osservatorio delle associazioni, studio del nuovo piano del traffico e del trasporto pubblico locale. Queste le carte che tiene in mano l’assessore alla Viterbo dentro le mura Alvaro Ricci. Sull’infomobilità ci sono 500mila euro e una gara d’appalto che Palazzo dei Priori vorrebbe far partire a giugno. Roba di mesi, insomma.

 

Centro storico, croce e delizia per chi amministra la città di Viterbo. Ricci è l’uomo sul campo, deciso a mettere mano a un mondo che negli anni passati ha finito sempre per mettere paura, in qualche modo, agli inquilini di Palazzo dei Priori. Lui ha deciso di metterci la faccia e tirare dritto, nonostante i marosi che sulle recenti scelte fatte (leggi Ztl, sgombero piazze, ecc.) non sono mancate. Ha anche rischiato dei round con qualche commerciante di diverse vedute, ma tutto è stato ricondotto sul terreno del confronto.

 

Lo abbiamo incontrato per i lettori de La Fune.

 

Che novità ci sono sul fronte del centro storico?

 

“L’idea di fondo dell’amministrazione mi sembra sia venuta fuori in maniera netta. Non vogliamo lasciare le cose come stanno, Viterbo deve essere allineata a quelli che sono i modelli virtuosi di molte altre città. Modelli che hanno permesso ai centri storici di avere una nuova vita, nonostante magari anche lì non saranno mancati all’inizio gli scettici. Ora questa idea di centro che abbiamo in mente la dobbiamo concretizzare con tutti gli atti necessari. A breve affronteremo il capitolo dell’infomobilità e questo ci aiuterà a dare un nuovo volto alla parte storica della città”.

 

In che modo?

 

“Contiamo di aprire il bando di gara apposito entro giugno. Si tratta di 500mila euro che saranno destinati a rendere la città più smart, intelligente. Puntiamo a realizzare una cartellonistica turistica interattiva e a “disegnare” percorsi turistici capaci di guidare i visitatori, ma anche i viterbesi, alla scoperta delle bellezze di questo luogo. Al tempo stesso abbiamo in mente di istallare alle porte di Viterbo dei pannelli elettronici capaci di dare informazioni sulle disponibilità di parcheggio. Così renderemo la vita più semplice agli automobilisti. Infine saranno realizzati i necessari varchi elettronici. Quest’ultima azione ci metterà in condizione di mettere fine alle barbare invasioni notturne da parte di chi pensa di parcheggiare in prossimità di monumenti e luoghi da tutelare del centro”.

 

Altro tema su cui c’è un certo interesse è l’osservatorio centro storico delle associazioni. Può spiegarci meglio come funziona?

 

“Quest’idea dell’osservatorio mi ha già regalato una soddisfazione enorme. Hanno infatti risposto all’appello, che ha lanciato l’amministrazione, ben 50 realtà associative. E’ un buon segnale e sicuramente un buon bacino di idee. Questo osservatorio sarà composto da realtà associative che saranno chiamate a interaggire anche con altri assessorati che intervengono, a vario titolo, sul centro. Penso, per esempio, alla cultura. L’organismo interagirà con l’ufficio speciale del Comune per il centro storico e avrà una funzione di stimolo importante verso le decisioni che chi amministra sarà chiamato a prendere nei prossimi anni”.

 

Nei giorni scorsi le associazioni di categoria dei commercianti si domandavano se all’interno dell’osservatorio saranno presenti anche i neocostituiti comitati di commercianti.

 

Certamente. Come amministrazione abbiamo il dovere di ascoltare tutti.

 

Questo non rischia di crearvi problemi con le associazioni di categoria?

 

“Non dovrebbe. Chi amministra una città deve rispettare e ascoltare tutti. Il dialogo e il confronto sono preziosi, ognuno ha il suo peso e la sua importanza. A mio giudizio la partecipazione di tante realtà è un segnale positivo. Sono in molti a volere un centro storico vivo, ora bisogna lavorare con questo obiettivo in testa”.

 

 

 

 

 

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