Centinaia di questuanti in città sulla porta di tante attività commerciali; Santucci: “Serve ordinanza contro accattonaggio molesto”

Centinaia di questuanti in città sulla porta di tante attività commerciali; Santucci: “Serve ordinanza contro accattonaggio molesto”

Homepage - Esci da un bar, dal centro alla periferia della città, e trovi qualcuno fuori a chiederti qualche spiccio per mangiare. Entri in una pasticceria e quando esci la scena si ripete. Fuori dai tabaccai lo stesso e tutto va in replica all'uscita dei supermercati.

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“Serve un’ordinanza del sindaco contro l’accattonaggio molesto”. E’ il tuono del consigliere di Fondazione Gianmaria Santucci, nel mezzo del consiglio straordinario sull’accoglienza ai migranti di giovedì, a mettere al centro una realtà che nelle ultime settimane si è materializzata sotto gli occhi dei viterbesi.

Esci da un bar, dal centro alla periferia della città, e trovi qualcuno fuori a chiederti qualche spiccio per mangiare. Entri in una pasticceria e quando esci la scena si ripete. Fuori dai tabaccai lo stesso e tutto va in replica all’uscita dei supermercati.

Una vera e propria escalation di questuanti, che praticamente sembrano essersi materializzati a ogni angolo. Quasi a presidio di ogni attività pubblica di commercio. Il fatto è sotto gli occhi di tutti, notato a diversi livelli. “In meno di una settimana la città è piena di immigrati fuori a ogni attività commerciale – le parole di Santucci -”. Poi il consigliere si spinge oltre: “Non so, non dico che ci sia un racket ma … Nessuno sa se questo meccanismo è governato e come è governato.

Da tre anni chiedo un’ordinanza contro l’accattonaggio molesto. Quando la situazione diventa sistematica e sono centinaia di persone a tendere la mano diventa un problema sociale. Vedere così tante persone in giro per la città genera un problema… anche di percezione di sicurezza”.

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