“C’emo a torre, c’emo a villa … e a Pasqua c’emo a pizza”

“C’emo a torre, c’emo a villa … e a Pasqua c’emo a pizza”

Cronaca - La pizza di Pasqua di Bagnaia protagonista nel week end di un evento che rianimerà l'antico borgo.

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Bagnaia si riscopre partendo dalla piazza di Pasqua. Una tradizione che ha il sapore “delle nonne, quelle di una volta. No come le attuali che sembrano ventenni, ma le nonnone che la domenica ti aprivano la porta di casa dandoti il benvenuto con l’odore del pollo arrosto e patate”, come ci racconta Marco Calistri (Pro Loco di Bagnaia).

 

Insieme a Marta Proietti Ragonesi (anche lei della Pro Loco) ha raccontato il prossimo fine settimana nel borgo viterbese. Tutto all’insegna di un prodotto tipico: la pizza di Pasqua di Bagnaia, of course. L’appuntamento è per sabato 12 e domenica 13. Il programma prevede: sabato ore 16 apertura stand produttori di pizza artigianale di Bagnaia; ore 18 Criansa percussion streetband e AperiPasqua. Domenica 13 ore 10.30 apertura mostra ‘Il vecchio forno del paese’; 16 gara delle pizze di Pasqua e premiazione; 18 itinerario degustazione Aperipasqua.

 

Ingredienti semplici per una tradizione che si perde nella notte dei tempi, quando questi dolci venivano cotti al forno della “Laurina”. Un punto di cottura storico, che proprio con l’occasione di questo week-end sarà riaperto al pubblico. “Stiamo parlando di un forno di 25 metriquadri di grandezza”, precisa Calistri.

 

Non manca il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole di Bagnaia che la Pro Loco del posto sta coinvolgendo in una serie di progetti legati al Medioevo. “Abbiamo anche realizzato con loro un orto in un terreno della scuola e a gennaio faremo una festa medioevale in piazza dove i ragazzi venderanno questi prodotti”, ci racconta Marta Proietti Ragonesi.

 

L’iniziativa è ideata e realizzata da Pro Loco Bagnaia, in collaborazione con Confartigianato.

 

Insomma, a Bagnaia “c’emo a torre … c’emo a villa … c’emo a pizza de Pasqua” recita lo slogan della manifestazione che potrebbe essere completato così: “c’emo soprattutto la voja de fa’!”.

 

 

 

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