Cemento al Murialdo, colata o riqualificazione? Il quartiere si divide

Cemento al Murialdo, colata o riqualificazione? Il quartiere si divide

Cronaca - In questi giorni si è sollevata la polemica di nuovo cemento nel quartiere Murialdo. A portare sulla stampa la questione l'ex assessore di era Marini Vito Guerriero e a porre domande il consigliere di minoranza Gianluca Grancini. Ma c'è chi parla di riqualificazione di una zona nell'abbandono da anni.

ADimensione Font+- Stampa

Murialdo, un nuovo progetto edilizio finisce nel mirino di un fronte di contrari ma non tutti c’è chi nel quartiere parla di opera di riqualificazione.
Ci troviamo in uno dei quartieri più significativi della città e precisamente nell’area dell’ex Collegio del Fanciullo. Un primo intervento edilizio ha portato alla costruzione di nuovi appartamenti ed è in cantiere una nuova struttura nell’area dove sorgevano i noti “campetti”. Nei giorni scorsi l’ex assessore di epoca Marini Vito Guerriero ha iniziato sul proprio profilo facebook una campagna per “denunciare” quella che ritiene una “nuova colata di cemento”. Sul tema è intervenuto anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gianluca Grancini ponendo delle domande del tipo: “Era proprio necessario un nuovo palazzo in un quartiere già saturo di cemento?”.

La questione è piuttosto complicata e avremo modo di sviscerarla nei dettagli nei prossimi giorni. Tutto ha origini da un’apposita legge regionale voluta dall’allora presidente della Regione Lazio Renata Polverina. Legge finalizzata a permettere la realizzazione di edifici di culto con un sistema che permette alla curia di cedere al costruttore una cubatura pari al volume della chiesa che si va a realizzare.

E la nuova chiesa in questione è quella di Villanova. Il costruttore in cambio della costruzione ha ottenuto quindi dalla curia la possibilità di costruire una determinata cubatura. Le perplessità sollevate da alcuni riguarda il fatto di costruire il luogo di culto in un quartiere e gli appartamenti in un altro. Cosa che di fatto la legge regionale permette. Sul piano delle norme quindi è da considerare tutto in regola.
Rimane però la polemica. Siamo andati a girare per il quartiere Murialdo e non tutti però sembrano condividere la critica. Ma soprattutto in pochi sembrano avere chiaro cosa sta accadendo davvero, noi compresi. Per questo ci siamo ripromessi di raccogliere informazioni e cercare di scattare una fotografia quanto più nitida possibile su come stanno le cose.

Nessuno per esempio ha chiaro quanto si andrà a costruire e con quali criteri. Tra l’altro c’è chi ritiene l’intervento un’opera di riqualificazione di un’area da tempo abbandonata e non utilizzata. E c’è pure chi parla di strumentalizzazione politica della vicenda. Non convince neanche la tesi del Murialdo come quartiere già pieno di cemento, in quanto è forse uno dei luoghi di Viterbo con più aree verdi: giardinetti Coop, parco del Barco, parco di via Carlo Cattaneo.
Tra le altre cose non è neanche un quartiere privo di aree sportive, tanto da giustificare una difesa dei vecchi campetti, tra l’altro non utilizzati da anni. A pochi metri infatti ci sono tutte le strutture sportive della parrocchia, il Palamalè e la piscina comunale.

La sensazione più che altro è che su quanto stia accadendo c’è grande confusione, non c’è informazione e si tenti di buttarla in caciara. Quanto mai è necessario raccontare cosa sta per accadere, anche alla luce delle ripercussioni che un eventuale blocco potrebbe avere sulla costruzione della chiesa di Villanova. Altro quartiere importante e che ha bisogno di vedere aperto il proprio luogo di culto.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune