Caso Vannini, la politica mette in mezzo anche la Procura

Caso Vannini, la politica mette in mezzo anche la Procura

Homepage - Il terremoto politico che sta interessando Palazzo dei Priori sta avvelenando la città. Tirati in ballo, in quello che appare un vero e proprio campo di battaglia, anche la Procura della Repubblica e i giornali cittadini. Che cosa sta accadendo?

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Quanto sta accadendo a Palazzo dei Priori è un vero e proprio terremoto politico, con tanto di tsunami vari, che stanno abbattendosi in maniera caotica su tutto e tutto. Mentre l’amministrazione Michelini appare sempre più vicina alla fine arriva una nota stampa dell’ex assessore Vannini, che rivela dettagli inquietanti. In pratica la politica sta tirando in mezzo anche altri poteri quali la Procura della Repubblica e i giornali. I cittadini guardano attoniti questo scenario terrificante. Vi consigliamo di leggere con attenzione lo scritto di Vannini, che si firma “semplice cittadino. A cui replica Aldo Fabbrini, indicato dall’ex assessore come oratore di un discorso ”particolare”, con una sorta di “stai sereno”.

 

L’INTERVENTO DI VANNINI

Mi è stato riferito che ieri a una riunione del gruppo consiliare del Pd, il consigliere Fabbrini abbia voluto far intendere che al sottoscritto fosse stata revocata la delega perché indagato dalla Procura di Roma.

Non pago di ciò il consigliere Fabbrini ha raddoppiato sui media dicendo che la revoca dell’assessore è stata fatta dal sindaco per motivi seri e legati alle infiltrazioni mafiose dentro Viterbo Ambiente. Qualche giorno fa il Corriere di Viterbo in un articolo estrapolato da una intervista al sottoscritto, aveva aggiunto un paragrafo che faceva riferimento al fatto che io avessi iniziato a preparare un atto transattivo con Viterbo Ambiente all’insaputa del sindaco (affermazione totalmente falsa e facilmente confutabile).

Bene lasciatemi alcune brevi considerazioni. Io non sono stato fatto oggetto per ora di alcun avviso di garanzia. Peraltro sono sereno e questa serenità viene dalla mia onestà di uomo, professionista e, anche se per breve tempo, amministratore.

Per me le procure sono valori aggiunti e garanzie per i cittadini e se una persona è certa della propria onestà e limpidezza nulla ha a che temere da qualsiasi legittima indagine. Questo sia chiaro.

E’ però importante non tanto per me ma per l’opinione pubblica che il consigliere Fabbrini dica dove o da chi prende, se corrispondenti a verità, informazioni di tale importanza e rilevanza, peraltro non comunicate al sottoscritto dagli organi giudiziari.

Lui ha fatto capire che la fonte fosse il sindaco, se non lui chi? Chi ha informazioni così sensibili da una procura? Tra l’altro il sindaco ha comunicato durante la conferenza stampa di revoca delle mie deleghe, che mi avrebbe richiamato in fase di definizione del nuovo appalto; richiamare un indagato o sospetto tale?

Strano e a sua volta sospetto.  Bene ho dato ieri mandato al mio avvocato di verificare presso le procure di Roma e Viterbo se il sottoscritto sia attualmente soggetto ad indagini e, state certi che ne riferirò puntualmente mezzo stampa.

Detto ciò alla mia serenità di uomo onesto si aggiunge il timore per i metodi che questo confronto politico sta mettendo in campo, quali insinuazioni e fango. Questo mette molta paura a me ma penso a tutti voi cittadini”.

 

LA REPLICA DI ALDO FABBRINI
”’Sono stupefatto dalle dichiarazioni dell’ex assessore Vannini che, non presente alla riunione, mi attribuisce in maniera ambigua e offensiva dichiarazioni che non ho mai fatto.

Io ho ricordato a tutti, riflettendo ad alta voce, che ci sono tre indagini sui rifiuti, due delle quali interdittive antimafia in relazione a vicende gravi e tutto questo invita noi tutti e, in modo particolare coloro che si sono occupati di rifiuti, alla massima prudenza e al rispetto scrupoloso della legge, ricordando quello che si legge dalla stampa e che le indagini non sono concluse.

Il sindaco Michelini se ha revocato le deleghe a Vannini lo avrà fatto sicuramente per motivi seri e da qui è partito il mio ragionamento ad alta voce.

Rispetto lo scrupolo di Vannini di volersi documentare, io so da solo che non ho nessuna necessità di farlo. Altresì dovrebbe sapere che le procure serie fanno indagini senza avvertire e informare nessuno su gli indagati, né le persone informate dei fatti che sono tenute al segreto.

Eviti quindi di fare ridicole illazioni e stia sereno come stanno tutti quelli che hanno la coscienza a posto”.

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