Caso Moltoni, Insogna: “Confido nel coraggio dei colleghi”

Caso Moltoni, Insogna: “Confido nel coraggio dei colleghi”

Politica - “Io confido sul senso di responsabilità e sul coraggio dei colleghi. La politica è fatta anche con il coraggio. Auspico che non succeda come per la vicenda del notaio che dovevamo firmare per far cadere Michelini e poi qualcuno ha tirato indietro la mano”.

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“Votiamo no con coraggio e senso di responsabilità”. Sergio Insogna stuzzica così la minoranza e quella parte di maggioranza che sarebbe scontenta dell’accelerata sul caso Moltoni.

 

L’opposizione è pronta a votare no?

“Io sono pronto a farlo. Spero anche altri, credo il sentimento sia questo”.

 

Sembra che non tutti siano convinti di votare no e che siano probabili alcune astensioni..

“La vicenda non è discussa nei tempi giusti. Manca un tassello importante per completare il puzzle: la sentenza nella causa tra assicurazione e Comune di Viterbo stabilirà chi deve pagare. Quindi bisognerebbe aspettare, è elementare. Chi parla di altre cose, parla di cose astruse. Uno scandalo è che il presidente del Consiglio abbia dato indicazione di voto e pure la modalità di convocazione del Consiglio in maniera anomala senza passare dalla conferenza dei Capigruppo. C’è una animosità e una fretta sospetta”.

 

Cosa ne pensa della seconda convocazione?

“È una forzatura, la maggioranza vuole consumare velocemente questa vicenda. Gli serve un posto in più in Consiglio per fare i propri giochetti. Gli si potrebbe ritorcere contro, non è detta che tutto sia a loro favore. Credo che la maggioranza dei consiglieri abbia buon senso. Moltoni è stato eletto correttamente”.

 

Pensi che parte della maggioranza voterà no?

“Penso che il buonsenso e la nobiltà delle persone vengano fuori. È una questione etica, immagino che la maggioranza dei consiglieri agiscano senza forzature. Sento pure critiche verso chi si astiene o non tiene il numero legale, ma queste sono tutte prerogative del consigliere. Nessuno è obbligato a tenere il numero legale, è una facoltà che abbiamo. Pure Renzi ha invitato i cittadini di non andare a votare, non ci può essere questa doppia moralità che se lo dice un amico va bene, se no no. È una ipocrisia”.

 

Però ripeto, l’impressione è che anche se la minoranza e parte della maggioranza sembra scontente di questa procedura, non tutti siano disposti ad andare in aula a votare no..

“Io confido sul senso di responsabilità e sul coraggio dei colleghi. La politica è fatta anche con il coraggio. Auspico che non succeda come per la vicenda del notaio che dovevamo firmare per far cadere Michelini e poi qualcuno ha tirato indietro la mano”.

 

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