Caso Ludika: martedì il secondo round, mentre il Comune si defila

Caso Ludika: martedì il secondo round, mentre il Comune si defila

Homepage - Il problema sono date e spazi che si accavallano tra Ludika e Ombre Festival, con quest'ultimo che ha dalla sua parte una delibera già firmata e le date dei protocolli delle richieste. Ludika ha dalla sua la storia, ma è già pronta a fare le valigie.

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Il Comune c’è, ma è come se non ci fosse. L’appuntamento risolutivo per Ludika ci sarà martedì, ma se non si trovasse l’accordo tra i Festival allora ci potrebbe pensare la Giunta comunale. Intanto Ludika si guarda intorno: “Ci piangerebbe il cuore, ma se non ci vogliono faremo il Festival in un altro comune”.

L’assessore alla cultura del Comune di Viterbo Antonio Delli Iaconi ha incontrato ieri gli organizzatori dei Festival estivi provando a farli dialogare: sul tavolo c’è la sopravvivenza viterbese di Ludika1243, la storica manifestazione medievale che da 16 anni vive a San Pellegrino. Un quartiere non casuale, perché è proprio quello il centro della storia medievale cittadina. Un incontro che doveva dirimere la questione delle piazze e delle date dei festival che si sono accavallate lasciando Ludika con il cerino in mano, perché non tenuta in considerazione dall’amministrazione al momento della decisione dell’assegnazione degli spazi.

Un incontro, quello di ieri mattina, al quale hanno partecipato i destinatari della delibera 42, Caffeina esclusa. Proprio quella delibera che ha assegnato le piazze tra metà giugno e metà luglio a Tuscia Film Fest, Jazz Up e il neonato Festival delle Ombre prodotto dall’associazione Mariano Romiti, che è anche socio fondatore della Fondazione Caffeina Onlus. Festival, che al contrario di Ludika però, avevano presentato già la loro richiesta.

“Il comune ogni anno cambia le regole – spiega Serenella Bovi, presidente dell’associazione La Tana Degli Orchi che produce la manifestazione – e comunque mi sarei aspettata che si ricordassero della nostra esistenza”. Ma la programmazione non è un tema forte per il Comune di Viterbo e non è concesso a tutti di goderne. A meno che no  sei fortunato nonostante sei appena nato, come Ombre Festival, e vieni subito chiamato al tavolo dei grandi. Magari a discapito di altri.

E il problema sta proprio qui. Ad accavallarsi sono proprio le date e gli spazi di questa nuova realtà e della 16esima edizione di Ludika1243. La soluzione, vorrebbe il buonsenso, dovrebbe passare da un accordo tra i due contendenti: o uno dei due cambia spazio, oppure uno dei due cambia date. Sembrerebbe facile, ma per Ludika sarebbe difficile cambiare entrambe le cose, e non solo per principio vista la storicità della manifestazione rispetto ad una new entry.

Sullo spazio, è facile capire che la manifestazione abbia senso solamente se organizzata a San Pellegrino, cuore della storia medievale cittadina. Sulle date invece la questione è economica e organizzativa: “Le compagnie che abbiamo contattato da tempo – aggiunge Serenella Bovi – sanno di venire da noi a basso costo, perché non abbiamo fondi, e non sarebbero disponibili in altri giorni, perché già ingaggiate a cifre più alte da altre manifestazioni in Italia”. Dall’altro lato Ombre Festival avrebbe già pianificato nei dettagli la manifestazione nelle piazze selezionate, su tutte piazza San Carluccio, vera e propria pietra dello scandalo.

Le due realtà si sono prese qualche ora per trovare una soluzione e si rivedranno martedì prossimo. L’assessore Delli Iaconi intanto sta alla finestra e il Comune si trincera dietro i formalismi e i timbri di protocollo delle richieste che giustificano l’esclusione di Ludika. Di fatto, però, quando si fa riferimento ai tecnicismi è chiaro che sia venuto a mancare il buonsenso. Comunque qualora non si trovasse un accordo l’assessore potrebbe decidere di riportare tutto in Giunta e sbrogliare lì la questione, decidendo collegialmente come procedere.

Intanto Ludika inizia si guardarsi intorno, anche stimolata dall’apertura che è arrivata dal sindaco di Soriano nel Cimino Fabio Menicacci. “Per noi già è grave non aver preso nessun finanziamento nel 2015 e non essere stati chiamati per la prossima estate. Ma se decidono anche di non concederci lo spazio e quindi di cacciarci, dovranno scriverlo nero su bianco. Se così fosse – conclude Serenella Bovi – faremo Ludika in un altro comune, ma ci piangerebbe davvero il cuore”.

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