Caso Esattorie, ai viterbesi tocca pagare anche la “tassa per la stupidità”

Caso Esattorie, ai viterbesi tocca pagare anche la “tassa per la stupidità”

Editoriali - Il caso Esattorie spa è ingarbugliato e ogni tanto "riciccia" nel dibattito pubblico. Di fatto mancano all'appello 4 milioni e mezzo di euro. Che significa? Non fate gli stupidi, lo sapete bene...

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soldiIl week end viterbese ha visto protagonista Giuseppe Fioroni e i suoi all’Hotel Salus Terme. Una due giorni per parlare del futuro dell’Italia. Tema vago e, considerando anche l’età anagrafica dei presenti, un po’ sfuggito. Ma non è tanto questa la cosa che ci ha colpito. Più interessante è il botta e risposta tra Giuseppe Fioroni e Giulio Marini. Un botta e risposta innescato su un giornale locale (Tusciaweb) e che si gioca tutto intorno a un termine singolare: “stupidità”; e la vicenda Esattorie spa. 

Da mesi su La Fune chiediamo piena luce sull’ingarbugliata situazione. Fatto sta che l’ex ministro Fioroni l’ha evidenziata proprio nel corso dei lavori all’Hotel Salus. Riportiamo quanto detto dal leader ex Margherita: “A Viterbo abbiamo trovato un buco da quattro milioni e mezzo di euro dovuto al fatto che dirigenti e sindaco Marini non si erano accorti che Esattorie riscuoteva e non li versava nelle casse comunali”. “Ci abbiamo messo un anno e mezzo – continua il Beppe etrusco -, ma abbiamo fatto chiarezza su questa situazione ereditata. Una situazione grave venutasi a creare non perché conniventi, ma perché sono stati stupidi”.

Marini non ha digerito quest’analisi e ha replicato dicendo che se non si sono accorti è stata colpa delle leggi nazionali, quindi di Fioroni, che in qualità di parlamentare decide le leggi. Non entriamo nel merito di questa risposta. Non ci interessa più di tanto, è roba tra prime donne e l’educazione ci chiede di fare un passo indietro.

Ci interessa invece altro. Fioroni in sostanza dice che c’è un buco da 4 milioni e mezzo e che è frutto della stupidità. Dice, questo il senso delle parole dell’ex ministro, che “sono stati stupidi”. L’aggettivo qualificativo ci pare proprio rivolto a sindaco Marini e dirigenti, che non si erano accorti del buco. Questa è la cosa interessante. Premesso che non condividiamo di etichettare sindaci, per quanto ex, e dirigenti come “stupidi”, ci sembra poco elegante, arriviamo comunque a fare delle considerazioni. Marini è stato “punito” dal voto popolare e spedito tra i banchi dell’opposizione, e i dirigenti? A quanto ci risulta stanno tutti al loro posto. Forse si è trattato nel loro caso di stupidità passeggera e ora sono eccellenti? 

Ma soprattutto, se uno prendesse per buone le parole di Fioroni, dovrebbe concludere che a Viterbo c’è un buco di 4 milioni e mezzo per stupidità. Questo significa che i viterbesi dovranno risponderne? Sono quindi i viterbesi il primo gruppo di cittadini d’Italia chiamati a pagare la “tassa per la stupidità”?. Eppure loro hanno fatto i conti con Marini. Non toccava forse a Michelini, sindaco vicino a Fioroni, fare i conti mancanti? Quelli con i dirigenti. 

Le cose sono due: o il buon Beppe ha preso un granchio sulla questione “stupidità” oppure ha ammesso, forse senza rendersene conto, che anche la sua parte politica – dopo un anno e mezzo – non riesce a farci i conti. Dovremo temere per il futuro? Dovremo attenderci altre “tasse per la stupidità”? Quanto costa essere stupidi? Arrivare a queste conclusioni dopo un anno e mezzo è segno d’intelligenza? 

Senza offesa per nessuno e cercando di rendere giustizia ai viterbesi che alla fine della fiera si ritrovano un buco di 4 milioni e mezzo nei conti cittadini. Ma forse qualcuno pensa che i più stupidi di tutti sono i viterbesi, che come se niente fosse pagheranno per gli errori di altri. E questi altri che fanno? Ma che siete stupidi? Quello che facevano prima. Amen.

 

 

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