Case popolari, Unione della Tuscia denuncia presunte irregolarità sui punteggi

Case popolari, Unione della Tuscia denuncia presunte irregolarità sui punteggi

Homepage - "Ci sorge il dubbio, verosimilmente fondato, che di questi procedimenti ne siano stati inviati a decine, dando per scontato che chi chiede una casa popolare non sappia leggere né interpretare l’italiano".

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Il giallo dei punteggi per le case popolari: Unione della Tuscia denuncia una riduzione di punteggi ai cittadini, d’ufficio da parte del Comune e gli scarsi tempi per i ricorsi. La storia raccontata dalla coordinatrice Alessia De Rubeis è semplice: una cittadina si è vista recapitare lo scorso 4 gennaio una raccomandata a firma del comune di Viterbo con la quale gli uffici le comunicavano il venir meno di un requisito, ovvero quello della sussistenza di un matrimonio da meno di due anni. Venuto meno il requisito il punteggio sarebbe stato decurtato e quindi la famiglia si sarebbe vista passare avanti in graduatoria svariate altre famiglie. Il tempo concesso per fare riscorso sono appena 5 giorni dalla data del ricevimento della raccomandata e considerando il periodo di feste e la situazione di disagio in cui una famiglia viva la richiesta di una casa popolare, 5 giorni sembrano davvero troppo pochi.

Il fatto “assurdo”, come commenta Alessia De Rubeis, coordinatrice del movimento Unione della Tuscia, è che i requisiti in realtà sarebbero a posto. “Il bando – ci spiega dopo una richiesta di chiarimento della nota inviata alla stampa – è quello di Sabatini del 2009. Abbiamo tutte le carte in mano. La signora ha fatto tutto come doveva e da regolamento le hanno tolto dei punti che le spettavano di diritto”.

Nella nota Alessia De Rubeis legge una strategia sulla vicenda: “ci sorge il dubbio, verosimilmente fondato, che di questi procedimenti ne siano stati inviati a decine, dando per scontato che chi chiede una casa popolare non sappia leggere né interpretare l’italiano. Oltre ad essere un fatto di gravità assoluta, che lede i diritti e la dignità dei nostri concittadini viterbesi, l’Unione della Tuscia ha il timore che questa arbitrarietà decisionale sia più diffusa di quanto sembri”.

In conclusione Alessia De Rubeis invita “coloro che avessero ricevuto comunicazioni similari dai servizi sociali, a verificare anche tramite il proprio legale, la possibilità di procedere con ricorsi ed eventuali azioni legali qualora ne dovessero sussistere le condizioni”.

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