Carlo Vincenti in mostra alla galleria Miralli con venticinque inediti: un’anteprima

Carlo Vincenti in mostra alla galleria Miralli con venticinque inediti: un’anteprima

Homepage - Domenica 13 dicembre alle ore 11 l’inaugurazione della mostra Collage ’70 presso lo spazio espositivo di Palazzo Chigi (via Chigi) curata da Alberto Miralli che presenta venticinque collage inediti, realizzati su tela e su cartone nei primi anni Settanta, provenienti da collezioni private

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La Galleria Miralli mette in mostra una mostra dedicata allo scomparso artista viterbese Carlo Vincenti. Domenica 13 dicembre alle ore 11 l’inaugurazione della mostra Collage ’70 presso lo spazio espositivo di Palazzo Chigi (via Chigi) curata da Alberto Miralli che presenta venticinque collage inediti, realizzati su tela e su cartone nei primi anni Settanta, provenienti da collezioni private. “I collage di Carlo Vincenti definiti da Mirella Bentivoglio (2004) come le toppe sui sacchi di Burri – scrive l’associazione Carlo Vincenti – sono tra le opere più innovative della sua produzione e il particolare allestimento del curatore ne esalta la peculiare qualità evocativa, una diversa celebrazione dei frammenti raccolti dall’artista, un passeggiatore instancabile e senza meta definitiva” (Marta Francocci, 1994).

Le opere sono state assemblate in modo da formare due pannelli di grandi dimensioni, come fossero affreschi che invitano alla ricerca, alla scoperta di particolari mai casuali. La mostra è stata realizzata con la collaborazione di Fabio Vincenti dell’Associazione ‘Carlo Vincenti’

Alcuni dei titoli dei collage esposti: Del tempo trascorso da Lettera a Fernanda; Preparativi di nozze; Siero d’acquetta dal Rapimento; 9 numeri dalla Ebbrezza dei numeri; Scherzando tra amici; Giocando col fuoco; Dopo le donne; Metti una sera; Messaggio indecifrabile. Completano la mostra alcuni ritratti ad olio, Figura di profilo da La pioggia sul mare, L’uomo fuori del tempo. Le opere rimarranno esposte fino al 20 gennaio 2016.

 

Note biografiche: Carlo Vincenti (1946-1978) ha lasciato alla fine della sua breve vita circa 60.000 opere documentate; non solo dipinti e disegni, ma anche scritti, giacché la sua personalità si esprimeva sia attraverso l’immagine visiva, sia attraverso la poesia e lo scritto ideologico-filosofico.

Le immagini sono un’anticipazione in esclusiva concesse a La Fune.

 

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