Cani sotto Palazzo dei Priori per chiedere la nascita del parco canile a Novepani

Cani sotto Palazzo dei Priori per chiedere la nascita del parco canile a Novepani

Homepage - Elvia, una vita dedicata all’amore dei cani, Musi Sereni, Mi Fido di Fido, Amici Animali in collaborazione con Viterbo Civica oggi pomeriggio, dalle ore 15:00 alle ore 19:30, in piazza del Plebiscito, manifestano pacificamente con “i pelosi” per far comprendere all’amministrazione comunale l’importanza di trasformare il canile di Novepani in un “parco-canile”.

ADimensione Font+- Stampa

Elvia, una vita dedicata all’amore dei cani, Musi Sereni, Mi Fido di Fido, Amici Animali in collaborazione con Viterbo Civica oggi pomeriggio, dalle ore 15:00 alle ore 19:30, in piazza del Plebiscito, manifestano pacificamente con “i pelosi” per far comprendere all’amministrazione comunale l’importanza di trasformare il canile di Novepani in un “parco-canile”.

“Se ci fosse la volontà gli ostacoli si possono scavalcare. Vi aspettiamo in tanti per rispetto di una donna che sta combattendo ora con un problema più importante: la salute – scrive la rete “animalista” viterbese -.

Questa è la storia di chi crede in ciò che fa. La storia del canile nasce nei primi anni del lontano 1970, quando Elvia Viglino, storica animalista viterbese, iniziò a prendere in esame il problema dei cani abbandonati che venivano “deportati” al Mattatoio Comunale. Nel suo impegno di salvare i cani, dal triste destino di essere abbattuti, gettò le basi per costituire un canile.
La cosa non fu semplice, si rivolse tante volte alle varie amministrazioni comunali che si sono succedute per avere un aiuto, ma, come è uso nella politica, promesse tante fatti pochi.
Un bel giorno, la nostra energica e paladina Elvia, sapendo che Giulio Andreotti veniva a far visita alla nostra meravigliosa città, la mattina presto si presentò nell’artistica piazza del Plebiscito con circa 40 cani nello stupore di tutti i presenti.

A quel tempo, uno sbarbatello, ma già furbo politico, di nostra nota conoscenza, Giuseppe Fioroni, ebbe la geniale idea di consegnare a questa intransigente animalista, per farla tacere, un terreno di proprietà del comune presso strada Nove Pani, uno spazio già recintato che parte da Monte Rocchetta fino a valle.

Della serie “Così la famo contenta e non ci rompe più gli attributi”. Questa è la storia del canile di Bagnaia, da allora Elvia Viglino sta dedicando la sua vita, con un indiscutibile amore per gli animali, nella tutela dei cani e repressione del randagismo, cosa di cui tutti le dovremmo essere grati.

All’inizio il suo impegno lo portò avanti come ENPA, di cui era presidente, ma nel tempo, il randagismo è cresciuto esponenzialmente, quindi le varie amministrazioni comunali, sempre su pressione di Elvia, hanno analizzato diverse soluzioni, tra cui l’alternativa di spostare il canile in altri siti, infatti nel 2003 l’ex sindaco, Giancarlo Gabbianelli, attraverso un bando pubblico cercò di acquisire l’area di Pratoleva.

Acquisizione che non ebbe successo in quanto un soggetto privato confinante, che non gradiva la destinazione d’uso a canile, si oppose. Nel frattempo la nostra paladina, non soddisfatta delle soluzioni intraprese, chiese al geometra Marco Porcorossi se si poteva impegnare a vendere un locale, che Elvia possedeva nella sua città natale: a Riccione, per acquistare un terreno confinante al canile in questione, l’operazione si concluse con successo e con il ricavato acquistò il suddetto terreno come ENPA in quanto allora la Viglino ne era presidente.

Sembrerebbe che le cose si stavano volgendo per il meglio e che finalmente questi poveri cani potevano tranquillamente essere accuditi e tutelati, ma, per motivi che non conosciamo, si creò una frattura tra l’ENPA, che nel frattempo cambiò presidente, e la Viglino, per cui quest’ultima fu cacciata dal canile e la gestione rimase all’ENPA, in quegli anni la situazione precipitò e i cani vennero maltrattati e abbandonati al loro destino.

Elvia, trainata sempre dal forte amore per questi animali, tramite dei dipendenti che avevano lavorato con lei e rimasti al canile, documentò la situazione insostenibile in cui versava il canile municipale, ed a seguito di un dispositivo cautelare dell’Autorità Giudiziaria venne sollevata l’ENPA dall’incarico di gestione del canile.

Corre l’anno 2007 quando la Giunta Comunale, presieduta dall’allora sindaco Giancarlo Gabbianelli, con atto n. 612 del 25 settembre 2007 stipulò una convenzione con l’Associazione “Amici Animali” il cui presidente era il Dott. Luca Boccolini.

Da quel momento, grazie sempre all’impegno di Elvia Viglino, le sorti del canile municipale migliorarono di giorno in giorno. In considerazione del fatto che il sito di Nove Pani si faceva sempre più idoneo per il benessere dei cani, nel 2012, il sindaco di allora, Giulio Marini, acquista dall’ENPA l’area adiacente al canile municipale, per 43.000,00 euro, cifra riscossa dall’ente nonostante non abbia mai pagato nulla nel momento che ne era venuto in possesso tramite l’ex presidente Elvia Viglino.

Veniamo ai giorni nostri, nel 2013, con l’amministrazione guidata, dall’attuale sindaco Leonardo Michelini, in una delibera di giunta, dove era anche presente la nostra ben nota Vice Sindaco Lisetta Ciambella, in arte Luisa, con delega al canile, su suggerimento della locale AUSL – Servizio Veterinario-Igiene Urbana Veterinaria, come dalle linee guida indicate in una dettagliata relazione a firma dell’allora responsabile Dott. Giuseppe Clò, si richiede alla Regione Lazio la possibilità di trasformare la struttura in un “parco canile” sia per le notevoli possibilità che offre il terreno, sia per il considerevole risparmio economico che tale soluzione comporterebbe, ma soprattutto garantirebbe agli animali ivi ricoverati un ottimo standard di benessere con costante rispetto etologico della specie.

Con delibera di giunta n. 268 venne inoltrata tale richiesta, nel frattempo l’associazione “Amici Animali” fa del suo meglio per portare avanti il canile tramite l’impegno dei volontari e dei dipendenti della Cooperativa Lavoro e Solidarietà, cooperativa utilizzata dall’associazione di Elvia in quanto il comune se ne è ben guardato di assumere personale per la gestione del canile.
Ci avviciniamo sempre più ai giorni nostri dove, in data 14 e 15 aprile 2016, a seguito di nota inviata dal Comune di Viterbo in data 28-01-2016, i tecnici della Asl Dott. Giancarlo Nicolai e TDP Luigi Gentile accompagnati dai M.lli del Comando Polizia Locale del Comune di Viterbo Cardarelli Filippo e Aluisi Marco eseguono un sopralluogo.

Da detto sopralluogo emerge che n. 42 cani risultano essere di privati cittadini e/o associazioni di volontariato. Lettere, Verbali e Multe si sprecano.

Non si può certo dire che l’Associazione “Amici Animali” non abbia fatto l’impossibile per poter attuare e quanto meno avvicinarsi ad una concezione di parco-rifugio, infatti durante la sua gestione, tra i molteplici cavilli burocratici e nella totale assenza di sostegno da parte delle varie amministrazioni, è riuscita a far adottare più di 300 cani ed ora all’interno del canile vi sono ricoverati circa 240 cani in uno stato di salute e serenità non comune ai tanti canili sparsi nel territorio italiano, non per altro Loredana Pronio (Presidente della FEDER F.I.D.A. e conduttrice di una trasmissione sugli animali nella radio on line COLORS RADIO dal titolo AnimaliAmoli in onda tutti i martedì dalle ore 12:00 alle 13:00) nella sua trasmissione del 17 gennaio 2017, intervistò il Vice Sindaco nonché titolare della delega al canile Lisetta Ciambella in arte Luisa, definendo il Canile di Viterbo “Un fiore all’occhiello per il benessere animale e per la spesa pubblica”.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune