Caffeina il festival che muore, alla faccia del conflitto d’interessi

Caffeina il festival che muore, alla faccia del conflitto d’interessi

Cronaca - Il conflitto di interessi tra Barelli e Caffeina non esiste. L'edizione 2014 infatti sarebbe a rischio perché il comune di Viterbo non dà risposte

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Caffeina il festival che muore. 68 mila fan sulla pagina Facebook, 400 mila visitatori che ogni anno riempiono Viterbo, le raccolte di fondi tra gli amici e il crowdfunding con la vendita delle “buone azioni” non sono bastate: Caffeina potrebbe chiudere i battenti. Questo anche a causa della lontananza e dell’incuranza del Comune di Viterbo incapace di dare risposte concrete alle esigenze della Fondazione.

A darne notizia Il Messaggero di Viterbo che ieri ha ricordato, appunto, come proprio i silenzi dell’ente di via Ascenzi sui fondi a disposizione non permettano di programmare l’edizione 2014. Una situazione imbarazzante che metterebbe la parole fine alle polemiche sul conflitto di interessi tra l’assessore alla cultura e Caffeina. Eppure l’assegnazione precoce (novembrina) da parte del comune di Viterbo di (quasi) tutte le piazze per la prossima estate (da metà giugno a metà luglio circa) come forse non era mai capitato prima aveva fatto pensare ad un rapporto privilegiato tra l’Ente e la Fondazione, e invece…

Insomma a Filippo Rossi, fondatore di Caffeina, presidente del consiglio comunale e leader indiscusso di Viva Viterbo, non è bastata la vicinanza con l’ex dirigente della Fondazione e assessore compagno di partito Giacomo Barelli per ottenere il minimo indispensabile per garantire l’esistenza del Festival… stranezze del palazzo.

 

 

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