Caffeina Comics Lab: inaugurata la mostra con gli inediti di Andrea Pazienza

Caffeina Comics Lab: inaugurata la mostra con gli inediti di Andrea Pazienza

Storie - Un viaggio nel viaggio di Andrea Pazienza. Nel viaggio di Andrea Pazienza tra il disegno e il fumetto. È questa la direzione in cui si è rivolta la curatela di Puca Jeronimo Rojas Beccaglia nel scegliere i quadri della mostra Segni Preliminari presentata ieri alla Sala Gatti.

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Un viaggio nel viaggio di Andrea Pazienza. Nel viaggio di Andrea Pazienza tra il disegno e il fumetto. È questa la direzione in cui si è rivolta la curatela di Puca Jeronimo Rojas Beccaglia nel scegliere i quadri, tra cui molti inediti, della mostra Segni Preliminari presentata ieri in occasione dell’inaugurazione del Comics Lab di Caffeina presso la Sala Gatti.

“Un nome, Segni Preliminari, – spiega Puca Jeronimo Rojas Beccaglia – che racconta proprio questo avvicinarsi alla forma del fumetto. Nelle opere di Pazienza emerge infatti nel tempo questa nuova esigenza comunicativa dettata dalla consapevolezza che un suo quadro avrebbe parlato solo a poche persone”. Un fumetto invece, con la sua diffusione, avrebbe contaminato a più ampio raggio e sarebbe arrivato al grande pubblico. Come poi ha fatto grazie alle sue opere più celebri. Da Penthotal a Zanardi fino a Pompeo.

Nelle opere esposte emerge un messaggio intimo, ma allo stesso tempo politico. “La falsità – spiega l’esperto di fumetti Luca Raffaelli – era socialmente sbagliata. Bisognava spogliarsi di questa falsità e mostrarsi come si era. Ecco. Una delle sue caratteristiche più forti era proprio questa sua capacità di mettersi in mostra sinceramente”. Con una vera e propria forma di coraggio.

“Il suo coraggio – analizza Michele Pazienza, fratello dello scomparso Andrea, presente all’inaugurazione insieme alla sorella Mariella – stava nel riversare tutto se stesso e tutta la sua coscienza, senza remore, nelle sue opere. Parlava di argomenti senza considerare le conseguenze. È questa la forza del messaggio di Andrea”. Un messaggio del quale si trova traccia ancora oggi negli autori contemporanei. “La sua intimità quasi sfacciata, la sua sincerità – dice Rojas Beccaglia – ha influenzato anche i più grandi di oggi”. Come Gipi, ad esempio.

 

nella foto a destra, da sinistra a destra, Luca Raffaelli, Michele Pazienza e Puca Jeronimo Rojas Beccaglia

 

Pazienza alla fine abbandonerà questa forma artistica per dedicarsi al fumetto. “I quadri – racconta Rojas Beccaglia – svilivano la sua necessità di raggiungere il grande pubblico. Emerge infatti una ricerca costante sul linguaggio che trasuda proprio questa sua necessità”. E questa è la bussola da utilizzare per guardare a questi quadri, dipinti con i pennarelli, che stordiscono per la loro complessità ed efficacia comunicativa, mostrati in riproduzioni in scala 1:1.

“C’è una grande necessità di ricostruire minuziosamente il percorso di Andrea Pazienza – continua Rojas Beccaglia – perché ci ha lasciato numerosi indizi e vere e proprie chicche sui messaggi che voleva veicolare. Quel che colpisce nei suoi quadri è la presenza massiccia di un numero infinito di citazioni artistiche, letterarie, cinematografiche e fumettistiche”. Il percorso della mostra abbraccia vari stili, tutti però dimostrano una grande padronanza tecnica. Le opere sono anche la testimonianza della vita stessa dell’artista. “Per me – dice Michele Pazienza – rappresentano la memoria storica di mio fratello. Ricordo infatti il momento della loro realizzazione”.

 

 

Purtroppo però non esiste un vero e proprio catalogo delle “opere giovanili” di Andrea Pazienza. Il tutto è lasciato alla buona volontà di alcuni appassionati come il curatore Rojas Beccaglia e della famiglia, che dopo la morte di Andrea Pazienza, ha girato in un lungo e in largo nel Paese alla ricerca dei quadri, finiti chissà dove in collezioni private, per fotografarli e archiviarli. “Le opere andrebbero restaurate – dice anche Michele Pazienza – anche perché il colore svanisce col tempo. Già in molte opere si è persa la tonalità originale. “Non ci sono opere in nessun museo pubblico – conclude Rojas Beccaglia – ma solo in collezioni private e finché sarà così sarà difficile produrre una strategia di intervento”.

La mostra con gli inediti di Andrea Pazienza rimarrà aperta fino al 6 luglio alla Sala Gatti. Insieme alla mostra, ogni giorno, l’incontro con un autore. Sono attesi, tra gli altri, artisti del calibro di Julie Maroh (domenica 29 giugno) e Makkox (domenica 6 luglio). Caffeina Comics Lab è diretto da Rojas Beccaglia in collaborazione con Luca Ralli.

 

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