Caffeina Christmas Village, Filippo Rossi: “Per 45 giorni trasformiamo Viterbo in un mondo da sogno”

Caffeina Christmas Village, Filippo Rossi: “Per 45 giorni trasformiamo Viterbo in un mondo da sogno”

Homepage - Intervista a Filippo Rossi, nel giorno in cui l'elfo meccanico era in volo dalla Francia per arrivare a San Pellegrino. Per capire qualcosa di più su questo progetto diventato realtà abbiamo incontrato il direttore artistico del Caffeina Christmas Village Filippo Rossi.

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Viterbo vive per il secondo anno l’esperienza di un villaggio natalizio che cambia volto a una buona parte del centro storico. Per capire qualcosa di più su questo progetto diventato realtà abbiamo incontrato il direttore artistico del Caffeina Christmas Village Filippo Rossi. E mentre parliamo ci racconta di un elfo meccanico imbarcato da poche ore su un volo in Francia e destinato ad abbellire un angolo rimasto un po’ spoglio di questa cittadella natalizia …

Cosa rappresenta per lei il Christmas Village?

“Noi ci lavoriamo in pratica durante tutto l’anno, con l’idea di realizzare un mondo da sogno. Un luogo dove lasciare spazio alla fantasia. Ideiamo, progettiamo, realizziamo e alla fine posizioniamo tutto quello che serve per creare davvero una sorta di città parallela. Per me il Christmas Village rappresenta un luogo che concretizza il diritto di ognuno a fuggire dal mondo quotidiano, con i suoi problemi. Rappresenta un diritto alla fuga, almeno per qualche ora”.

E cosa rappresenta, secondo il suo punto di vista, per la città di Viterbo?

“Un’idea di tutti. La Fondazione con il festival Caffeina prima e ora con il Villaggio di Natale punta a incidere e produrre un cambiamento positivo per il futuro della città. Il Christmas Village rappresenta l’idea che Viterbo può diventare attrattiva per migliaia di turisti. Riusciamo a rendere il capoluogo della Tuscia un luogo da sogno, per cui vale la pena prendere un treno, un aereo la macchina e venire. Rappresenta un qualcosa che trasforma la città in un altro mondo …”.

Ci racconti come nasce questa idea?

“Nasce da chiacchiere tra amici, genitori, mamme. Poi però ci siamo fatti prendere la mano ed è venuta fuori una città nella città…”

L’attrazione di questa edizione che preferisce?

“Mi state chiedendo di scegliere tra dei figli. Essendo il direttore artistico ho visto nascere ognuna delle cose che ora sono nel Villaggio. Posso dire che ci sono attrazioni più potenti di altre, ma scegliere è impossibile. Essenzialmente i centri di tutto sono tre: la casa dei Babbo Natale, il Villaggio degli Elfi e il Presepe, ma tutto merita”.

Da che cosa vorrebbe travestirsi all’interno del Villaggio natalizio? E in che panni vedrebbe bene il suo compagno d’avventura e presidente della Fondazione Caffeina Andrea Baffo?

“Mi immagino bene nei panni di un elfo, nonostante le mie dimensioni fisiche non si concilierebbero bene, davanti a un focolare a leggere un buon libro. Andrea Baffo invece lo vedrei bene come monaco nel presepe, ha la faccia giusta. Oppure come giullare”.

Cosa vi aspettate da questa nuova edizione?

“Di sfangarla. L’investimento economico in ballo ci fa tremare le gambe. Verrà tanta gente e speriamo di riuscire ad accoglierla nel migliore dei modi. Mi auguro che l’8 gennaio brinderemo a un grande successo”.

Un saluto a chi verrà nel capoluogo della Tuscia per visitare il Christmas Village e uno ai viterbesi.

“Ai viterbesi dico che dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto insieme, perché tutto questo l’abbiamo fatto con il contributo di davvero tante persone. Il Christmas Village è un’opera collettiva, è una città intera che si mette in moto per 45 giorni. Abbiamo assunto, per l’intero periodo, 160 persone, senza considerare chi lavora nella squadra di Caffeina stabilmente e i volontari. Ai turisti dico una cosa semplice: benvenuti! Speriamo di riuscire a farvi sentire speciali”.

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