Bollori leghisti, una terna di papabili sindaci da portare al tavolo delle trattative del centrodestra
Elezioni 2018 - Sono al 20,20% e guardano con ottimismo alle comunali del capoluogo della Tuscia. Hanno la cravatta verde e sul territorio sono seguaci di Umberto Fusco, primo a tirare il Carroccio in terra etrusca e oggi senatore della Repubblica.
Sono al 20,20% e guardano con ottimismo alle comunali del capoluogo della Tuscia. Hanno la cravatta verde e sul territorio sono seguaci di Umberto Fusco, primo a tirare il Carroccio in terra etrusca e oggi senatore della Repubblica.
I leghisti viterbesi hanno voglia di dire la loro nella corsa per la definizione del candidato sindaco di Viterbo della coalizione di centrodestra. Per questo, i bene informati dicono, avrebbero preparato una terna di nomi. Tutti tenuti sotto spirito e non rivelati, in attesa di incontrare gli alleati e cercare di costruire una sintesi su un loro nome.
E i viterbesi della Lega faranno di tutto per cercare di avere uno di loro alla guida della coalizione, anche se non ne faranno una ragione di “sfascio” del gruppo. “Prima di tutto l’unità del centrodestra”, su questo mantra sembrano tutti piuttosto convinti.
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