Bilancio: solo la tempesta perfetta potrebbe affossare la maggioranza
Homepage - La discussione dell’ultimo documento di previsione dell’era Michelini non è iniziata nel migliore dei modi con i soli fioroniani, tra democratici e MoRi, a tenere la barra dritta.
Passata la Pasqua, ecco il bilancio, ma anche se in maggioranza sembra esserci ancora maretta, non dovrebbero essere sorprese. La discussione dell’ultimo documento di previsione dell’era Michelini non è iniziata nel migliore dei modi con i soli fioroniani, tra democratici e MoRi, a tenere la barra dritta.
Agglomerato che fino a poco tempo fa poteva contare su un nutrito numero di consiglieri, ma che oggi sconta la distanza maturata con Viva Viterbo che si mischiano alle disillusioni e al distacco che da almeno un anno contraddistingue invece gli ex dissidenti del Pd. I cosiddetti serra-panunziani però non sono tutti di un sentimento.
Tra di loro alcuni sarebbero pronti anche a votare no, vedi Marco Volpi e Arduino Troili, ma è tutto da vedere. Il rischio per il sindaco Leonardo Michelini alla fine non dovrebbe esserci. Per vedere il bilancio bocciato e quindi l’amministrazione cadere, servirebbe la tempesta perfetta. Ovvero il cambio di rotta completo da parte di Viva Viterbo, che ha 2 voti, e il no sia di Volpi che di Troili.
Il centrosinistra sulla carta oggi conta 20 voti, contro i 13 dell’opposizione, e dunque solamente con i 4 no potrebbe perdere la maggioranza. Difficile, a meno che qualcun altro non decida che prima del voto del 2018 sia meglio un lungo commissariamento, che, distaccando i viterbesi da Michelini-sindaco, cancelli una parte del vantaggio accumulato, in termini di percezione di solidità e credibilità, da tutte le forze di opposizione.
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