Bilancio, nuove tasse ai Viterbesi? Prima piena luce sul buco creato da Esattorie Spa

Bilancio, nuove tasse ai Viterbesi? Prima piena luce sul buco creato da Esattorie Spa

Politica - Lo spettro di nuove tasse aleggia intorno al dibattito sul bilancio 2014. Ricordate un altro tipo di tasse? Quelle pagate a Esattorie spa e non entrate nelle casse del Comune. Sulla vicenda sembra sceso un gran silenzio ...

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palazzoBilancio comunale 2014, in arrivo stangate per i viterbesi? Mentre la maggioranza di Leonardo Michelini cerca in qualche modo di dibattere lo spinoso argomento al suo interno, trapelano voci di bivi poco piacevoli: o si va verso un aumento della Tasi (mazzata sulle case); o verso l’aumento dell’Irpef. Insomma lo spettro di nuove tasse aleggia per la città. Tributi, gli stessi che i cittadini hanno versato a Esattorie spa e che non sono mai arrivati nelle casse del Comune. Una storia su cui sembra essere calata una fitta coltre di silenzio, o no?

Verità, chiarezza, trasparenza e il mito del palazzo di vetro. Non quello in via Armando Diaz, ma quello della metafora che vorrebbe le istituzioni che amministrano la cosa pubblica limpide come l’acqua. Nella speranza che non contenga poi, nonostante la limpidezza, tracce troppo elevate di arsenico. Il buco di 4 milioni e rotte, causato nelle casse di Palazzo dei Priori, dal pasticciaccio brutto di Esattorie spa, dovrebbe intossicare gli animi dei viterbesi peggio di quanto l’arsenico sta intossicando i loro corpi. Pensare di dover pagare tasse ancora più alte per allungare la coperta del bilancio 2014, con nella memoria ancora quello scandalo rischia di generare diversi travasi di bile. Soprattutto perché non ci è chiara come è andata a finire la storia.

E’ stato recuperato qualcosa? Quanti soldi sono stati effettivamente ripresi? Quanto resta ancora da portare in via Ascenzi? Queste le prime domande a cui servirebbero risposte nitide. Poi ce ne sono altre: a Palazzo dei Priori hanno effettuato un check up interno? Insomma, hanno capito come è potuto accadere quanto verificatosi? Hanno individuato i responsabili? Chi sono? E’ impossibile pensare che un Comune possa arrivare a coltivare nel suo stomaco un buco di 4 milioni di euro, non pretendendo i soldi dei tributi, versati regolarmente dai propri tartassati cittadini, riscossi da una società esterna. Eppure a Viterbo è successo. Come è stato possibile? 

La Corte dei conti e la magistratura ordinaria stanno lavorando sul caso. C’è stato qualcuno che a Palazzo dei Priori si è preso la briga di ricostruire tutto l’accaduto e di raccontarlo ai cittadini? I capogruppi di maggioranza – Francesco Serra, Maurizio Tofani, Livio Treta, Maria Rita De Alexandris, Paolo Moricoli – hanno, almeno loro, chiaro in testa cosa è accaduto e con quale dinamica? Potrebbero loro fare piena luce sulla vicenda del buco di 4 milioni di euro?

Cosa non ha funzionato nella macchina amministrativa del Comune? Per quali figure è passato tutto questo? Che comportamenti, i singoli attori coinvolti nella vicenda, hanno assunto? Oggi di cosa si occupano? Sono stati rimossi da incarichi analoghi, per rispetto a chi si fa il culo ogni giorno e crede nella meritocrazia, o no? I viterbesi, ai quali si vorrebbero chiedere altri sacrifici (in un periodo terribile), hanno almeno il diritto di sapere cosa accade dentro al palazzo. Hanno diritto di conoscere tutto su vicende così pesanti, come quella di un buco di 4 milioni di euro. Buco maturato perché la società incaricata della riscossione dei tributi non ha versato lo stabilito al Comune. Buco pertanto incredibile, indicibile e che rappresenta anche un buco d’immagine per l’ente stesso.

E’ necessaria la chiarezza totale su questa vicenda. Per capire se ci sono state o meno mancanze, per ricostruire quel rapporto di fiducia tra istituzione e cittadino che è vitale, specie quando si intendono chiedere ai viterbesi nuovi sacrifici. 

 

 

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