Benvenuti nella madre di tutte le campagne elettorali. La Tuscia si prepara al voto per Parlamento e Regione

Benvenuti nella madre di tutte le campagne elettorali. La Tuscia si prepara al voto per Parlamento e Regione

Politica - La diciassettesima legislatura è arrivata al capolinea. Benvenuti nella campagna elettorale. Il 4 marzo il voto per il rinnovo del Parlamento e nel caso della Tuscia anche il ritorno alle urne per il rinnovo della Regione Lazio.

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La diciassettesima legislatura è arrivata al capolinea. Benvenuti nella campagna elettorale. Il 4 marzo il voto per il rinnovo del Parlamento e nel caso della Tuscia anche il ritorno alle urne per il rinnovo della Regione Lazio.

Il presidente Sergio Mattarella ha sciolto il Senato e Montecitorio. A Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri ha indicato la data delle nuove consultazioni e quella della prima seduta del nuovo Parlamento: sarà il 23 marzo e servirà per eleggere i nuovi presidenti.

Come previsto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha sciolto le Camere il 28 dicembre. Il decreto di scioglimento del Senato e e di Montecitorio, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione è stato firmato dal capo dello Stato dopo aver sentito i presidenti dei due rami del Parlamento, Piero Grasso e Laura Boldrini. Prima dell’incontro con la seconda e la terza carica dello Stato, Mattarella aveva incontrato il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, dopo al conferenza stampa di fine anno – e a questo punto di fine legislatura – del premier.

Gentiloni è dunque tornato al Quirinale per controfirmare il decreto di scioglimento delle Camere. Quindi, come prevede la procedura, il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti si è recato dai presidenti Piero Grasso e Laura Boldrini per comunicare il provvedimento.

Il mondo politico locale entra in una fase calda. Subito dopo le feste ci troveremo in piena campagna elettorale, in una situazione di grande incertezza e fragilità del quadro politico a tutti i livelli. All’orizzonte, poco dopo il voto di marzo, l’altra grossa partita del rinnovo del Comune di Viterbo. Sarà una campagna elettorale dura, dove molti si giocheranno il tutto per tutto. Con la seria possibilità di assistere alla scomparsa di dinosauri e mostri sacri e l’ascesa di vere e proprie sorprese. In agguato colpi di scena, potenzialmente anche clamorosi. O comunque destinati a fare molto rumore.

E così i più furbi cercheranno di portare a casa un risultato in questa prima mano, per poi magari tentare la rivincita nel piccolo parlamentino di Palazzo dei Priori. Il tutto mentre soffia forte il vento del cambiamento e della resa dei conti su gli eterni rappresentanti del popolo. 

 

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