Bellezze di Tuscia- Viaggio tra le fontane viterbesi
Homepage - Oggi inizia un viaggio, un viaggio bello, uno di quelli che non ti portano tanto lontano ma che ti fanno scoprire le bellezze a due passi da casa.
Oggi inizia un viaggio, un viaggio bello, uno di quelli che non ti portano tanto lontano ma che ti fanno scoprire le bellezze a due passi da casa.
La prima tappa di questo viaggio ha fermata Piazza delle Erbe, ai piedi della bella fontana che ci guarda, punto fermo delle nostre passeggiate cittadine.
Le fontane di Viterbo costituiscono un complesso architettonico che probabilmente non ha eguali in tutta Italia. Per il periodo che va dal XIII al XIV secolo gli esemplari di Viterbo offrono una documentazione insostituibile per riscoprire caratteristiche strutturali ed elementi decorativi derivanti dal mondo classico.
Nelle antiche carte topografiche della città, il tessuto urbano appare caratterizzato da piazze, nelle quali compaiono sempre una chiesa ed una fontana, simbolo entrambe della comunità cittadina medievale. Le fontane costituiscono fin dall’antichità il punto fermo dell’abitato che si va a formare lungo le vie del centro storico: usate come abbeveratoi per gli animali, come vasche limpide per lavare i panni, punto di refrigerio e frescura per i pellegrini in transito.
Camminando per il centro storico, è impossibile non notare la Fontana di Piazza delle Erbe, conosciuta anche come Fontana di Santo Stefano. Perfettamente al centro nell’antica piazza del mercato medievale, la fontana risale al 1621, disegnata da Filippo Caparozzi fu completata nel 1625 ed è dominata dal simbolo della città: il leone di Viterbo.
Decorata inoltre con gli stemmi di Odoardo Cybo, governatore di Viterbo e quello di Odoardo Farnese, all’epoca Legato al Patrimonio , in passato, è andata incontro ad interventi di restauro. Un tempo era presente anche una vasca più piccola, usata per prendere l’acqua, e poi successivamente rimossa. La fontana fu restaurata nel 1877 e fu cinta da una ringhiera in ferro e i leoni furono sostituiti da due nuovi in marmo.
Piazza delle Erbe diventa, in epoca moderna, il luogo del passeggio: si attraversava indossato il vestito buono, si incontravano le personalità illustri dell’epoca e, nei casi più fortunati, si degustava un caffè al Gran Caffè Schenardi.
Oggi la Fontana di Piazza delle Erbe è, il tre Settembre, una delle tribune privilegiate per ammirare il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, accoglie giovani e meno giovani tra i suoi gradoni di peperino e regala refrigerio e compagnia con lo sgorgare delle acque.
Appuntamento alla prossima tappa.