Banca di Viterbo, fra stabilità e solidarietà

Banca di Viterbo, fra stabilità e solidarietà

Homepage - Circa 300mila euro donati dalla Banca di Viterbo nel 2015 ad azioni di volontariato e culturali, il tutto mentre l'istituto ribadisce la sua solidità in base alle stime di Altroconsumo

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Nelle ultime settimane al solo sentire la parola “banca” c’è qualcuno che scatta immediatamente, allertato da tutti quei fatti di cronaca che tg e giornali continuano a raccontarci. Truffe, istituti in fallimento, risparmi scomparsi. Tutti problemi che sembrano non toccare minimamente la Banca di Viterbo, che solo pochi giorni fa ha ottenuto i massimi risultati da un’indagine condotta da Altroconsumo sulla stabilità bancaria, piazzandosi al 29esimo posto su 300 banche italiane. Un risultato degno di nota, che questa mattina la dirigenza della Banca di Viterbo nella sua consueta conferenza di inizio anno ha tenuto a sottolineare.

L’incontro, che è stato anche l’occasione per ribadire i successi sul fronte stabilità, era però volto a riaffermare il lato solidale della Banca di Viterbo, che ormai da anni devolve parti del suo utile finale in azioni di beneficenza. Secondo la dirigenza, infatti, nell’intero anno l’istituto della Tuscia ha investito circa 300mila euro in attività di volontariato e culturali. Una somma ragguardevole che la banca spera di poter replicare in questo 2016.

 

Sono otto gli enti ai quali la Banca di Viterbo ha voluto devolvere parte dei suoi utili alla fine del 2015, fra questi la parrocchia dei Santi Valentino e Ilario, la parrocchia della Sacra Famiglia e quella di Sant’Angelo in Spatha, il comune di Canino, l’Associazione Eta Beta Onlus, una casa famiglia della Tuscia, la casa d’accoglienza Madre Teresa di Calcutta e la Caritas di Viterbo. Tutti presenti durante la conferenza odierna.

“Siamo orgogliosi di riuscire, anche quest’anno, a mantenere il nostro impegno nella solidarietà” ha spiegato il presidente del collegio sindacale, Roberto Migliorati. “L’analisi di Altroconsumo ha rispecchiato la solidità del nostro istituto, portato avanti secondo le più ferree regole legali e di trasparenza. Aver ottenuto questo risultato ci riempie di orgoglio e ci permette di portare avanti le nostre azioni verso il volontariato locale”.

Lo stesso orgoglio per il risultato ottenuto dall’analisi è espresso anche dal direttore Caporossi, che ha tenuto a sottolineare come “la Banca di Viterbo da tempo ha rinunciato a una fetta di mercato, quella composta da titoli a forte rischio. Se da una parte questa decisione non ci consente di capitalizzare in determinati settori, dall’altra accresce il rapporto di fiducia tra noi e i nostri clienti, che sanno di operare con una banca solida. Ci piace essere trasparenti con i nostri clienti e la cosa sta dando i suoi frutti”.

“Le attività principali della nostra banca – ricorda Caporossi – sono due: fare banca e reinvestire parte degli utili in azioni di volontariato. Ogni anno abbiamo il piacere di poter donare qualcosa ai più bisognosi, è un contributo che crediamo debbano dare tutti anche se è sempre più difficile farlo”.

Di poche parole, infine, il presidente Fiorillo, che si limita a ribadire l’intento di queste azioni della Banca di Viterbo, volte a “dare qualche sorriso a chi ha più bisogno, soprattutto ai bambini. Per noi aver l’occasione di fare volontariato è importante e lo è ogni anno di più, anche per tutti i soci del nostro istituto”.

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