Backstage – Quando la propaganda sfocia nel ridicolo

Backstage – Quando la propaganda sfocia nel ridicolo

Homepage - Signore e signori che aspirate a diventare sindaco di Viterbo, mettetevi l'animo in pace: riponete le armi dialettiche e lasciate perdere la campagna elettorale. Tanto è tutto inutile. E che è successo? Non si vota più? Si vota, si vota... Però i giochi sono già fatti: al ballottaggio ci vanno Arena e Ciambella

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Signore e signori che aspirate a diventare sindaco di Viterbo, mettetevi l’animo in pace: riponete le armi dialettiche e lasciate perdere la campagna elettorale. Tanto è tutto inutile. E che è successo? Non si vota più? Si vota, si vota… Però i giochi sono già fatti: al ballottaggio ci vanno Arena e Ciambella. E’ l’ultimo sondaggio di Piepoli o di un altro qualificato istituto demoscopico? No, l’inequivocabile sentenza arriva dalla prestigiosa Pravda di Pianoscarano (alias ilviterbese.it, blog di ispirazione fioroniana) che ogni giorno stupisce per la qualità e l’equilibrio dei suoi commenti e che ultimamente ha sentenziato con assoluta sicurezza che “i sondaggi dello stesso centrodestra e del centrosinistra concordano su un fatto: il ballottaggio sarà tra Giovanni Arena e Luisa Ciambella”.

Da quali basi scientifiche e statistiche derivi cotanta sicumera non è dato sapere: naturalmente non si citano fonti, né tanto meno si ha il coraggio di firmare e di metterci la faccia. Basta la parola, come recitava un vecchio slogan pubblicitario. E no, non può bastare la parola, tanto più che a pronunciarla è chi ha deciso di votarsi anima e corpo ad una causa ben precisa. Il che è certamente legittimo, ma non può essere classificato nelle categorie dell’indipendenza di giudizio e dell’equidistanza. E peraltro la Pravda in salsa pianoscaranese nasce proprio nel momento in cui il Corriere di Viterbo smette di essere megafono dell’area fioroniana del Pd: con Franco Bechis alla direzione, dell’ex ministro dell’Istruzione e dei suoi seguaci s’è persa ogni traccia sul quotidiano che per anni in passato era stato in prima linea per esaltare (oltre ogni limite di decenza) le gesta di don Peppe e dei suoi fedelissimi. Il ragionamento, insomma, è stato questo: se non c’è più un giornale che ci segue e ci dà una (sostanziosa) mano, allora ce lo facciamo per conto nostro.

Con risultati, però, abbastanza singolari perché si apprendono notizie sconvolgenti. Ad esempio: “Al di là dei numeri dati a vanvera da alcuni siti Internet per gratificare gli amici e penalizzare gli avversari”. Chi? Quando? Dove? Non si sa, però si sa con certezza che la demonizzazione degli avversari (Serra, in particolare) è il pane quotidiano del famoso blog di cui sopra. Ma il vero culmine dell’umorismo viene raggiunto quando, dando per scontato il ballottaggio Ciambella – Arena (ipotesi, sia chiaro, tutt’altro che pellegrina), si aggiunge un malizioso “a questa settimana”. Che significa? Semplicemente, mettere le mani avanti. Se davvero sarà così, le autocelebrazioni non mancheranno: vedete quanto siamo bravi, ve lo avevamo detto in netto anticipo e via di seguito. Se invece non finirà così, allora ci sarà sempre la scappatoia che quella certezza valeva in quella settimana e poi le cose sono cambiate. Che tristezza e quante umiliazioni per chi continua a considerare ancora nobile e serio il mestiere di giornalista.

E quindi i candidati e le candidate possono tranquillamente continuare a fare campagna elettorale e a cercar voti dappertutto. I giochi sono tutt’altro che fatti e ciò che vale “a questa settimana”, chissà se sarà valido anche domani o giovedì o il 10 giugno. L’importante è tirare in ogni modo acqua ad un certo mulino.

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