Backstage – Le non-notizie diventano “scoop”

Backstage – Le non-notizie diventano “scoop”

Homepage - Interessa a qualcuno che il dottor Rudy Guede, condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, possa lasciare il carcere di Mammagialla per quattro pomeriggi a settimana per svolgere lavoro esterno? No, sinceramente non ce ne può importare di meno.

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Interessa a qualcuno che il dottor Rudy Guede, condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, possa lasciare il carcere di Mammagialla per quattro pomeriggi a settimana per svolgere lavoro esterno? No, sinceramente non ce ne può importare di meno. Eppure, la non-notizia viene lanciata come se si trattasse di vicenda essenziale per la vita di tutti noi. L’assassino di Mez (uccisa a Perugia nella notte di Halloween di 10 anni fa) ha seguito nella casa circondariale viterbese un percorso esemplare: prima si è diplomato, poi ha conseguito la laurea triennale, adesso sta concludendo gli studi per quella magistrale. Ha insomma speso bene il tempo e quando finirà di scontare la pena sarà ancora giovane e quindi pronto per affrontare l’impatto con il mondo esterno.

Detto tutto questo, va soltanto ricordato che il dottor Guede per la giustizia italiana si è reso colpevole di un reato gravissimo e che per questo è stato condannato. Che prenda diploma e laurea o che lavori fuori dalle mura carcerarie non frega, con molta franchezza, proprio a nessuno.

Interessa invece a molti che i saloni dell’ex tribunale in piazza Fontana Grande vengano concessi per una festa privata alla quale l’ingresso era libero, ma si pagavano cena e/o eventuali consumazioni, con possibilità naturalmente di prenotare il tavolo. Come in un normale locale commerciale, insomma, solo che lì si tratta di un luogo pubblico e che il permesso è stato accordato dall’amministrazione comunale. Superficialità? Leggerezza? Forse soltanto e semplicemente incapacità, ma questo è un altro discorso…

Interessa, infine, a tutti che Viterbo sia precipitata in fondo all’annuale classifica stilata da Legambiente sulla qualità della vita dei capoluoghi italiani. Perché? Perché non sono stati forniti i dati. Che è peccato grave, tutt’altro che veniale. Significa che gli uffici non si sono curati di rispondere alla richieste e che chi doveva controllare la vicenda non lo ha fatto. Sciatteria? Menefreghismo? E chi lo sa: resta una solenne (ennesima) figuraccia a livello nazionale.

A proposito, chi si fosse preoccupato della prematura scomparsa della signorina Ati, si tranquillizzi: oggi la Banda del Racconto spiegherà le gesta della principessa etrusca, simbolo di Experience Etruria, il progetto che avrebbe dovuto rilanciare il turismo dei nostri territori con la rivalutazione e la (ri)scoperta degli antichi progenitori. Iniziativa strombazzata per molto tempo con magniloquenti proclami: ad ora, a dire tutta la verità, della valanga di visitatori attirati da queste parti dal fascino degli Etruschi e della filiforme Ati, non si è vista nemmeno l’ombra.

Foto Fisioterapy Center

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