Backstage – La Talete del maxi inciucio

Backstage – La Talete del maxi inciucio

Homepage - VITERBO - La Talete non finisce mai di stupire. E adesso potrebbe diventare il detonatore capace di far saltare l'amministrazione comunale. Almeno questo è l'anatema lanciato dal senatore Umberto Fusco (capo indiscusso della Lega nella Tuscia e non solo) all'indomani del rinnovo del consiglio d'amministrazione della società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato

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VITERBO – La Talete non finisce mai di stupire. E adesso potrebbe diventare il detonatore capace di far saltare l’amministrazione comunale. Almeno questo è l’anatema lanciato dal senatore Umberto Fusco (capo indiscusso della Lega nella Tuscia e non solo) all’indomani del rinnovo del consiglio d’amministrazione della società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato. Già perché ora al comando c’è una inedita triade composta dal presidente Andrea Bossola (ingegnere di area Pd) e dai consiglieri Giuseppe Fraticelli (Forza Italia) e Maria Antonietta Stella (Fratelli d’Italia).

Non ci vuol molto a comprendere che i salviniani sono i grandi esclusi e alla luce delle scelte effettuate appare più che comprensibile la fretta con cui si è voluto procedere al rinnovo della cariche senza aspettare l’esito del voto amministrativo di domenica prossima (che riguarda molti comuni, cioè gli azionisti della Talete), come motivazioni politiche e soprattutto il buonsenso avrebbero suggerito. E a tal proposito c’è da registrare anche una sollecitazione del prefetto ad attendere l’esito delle urne. Niente da fare: meglio scegliere con gli attuali schieramenti che rischiare di trovarsi alle prese con numeri differenti sanciti dal voto popolare. E proprio questo ha mandato in bestia le camicie verdi che contano di raccogliere consensi consistenti nella prossima tornata elettorale, tali comunque da mescolare un po’ di pedine nell’attuale scacchiere.

E così don Umberto, senatùr made in Viterbo, avvisa senza mezzi termini il sindaco Giovanni Arena preannunciandogli che, dopo il 26 maggio, la maggioranza a Palazzo dei Priori se la dovrà andare a cercare col Pd, partito che esprime il presidente della Provincia Pietro Nocchi, indicato come l’ideatore dell’operazione che ha partorito il maxi inciucio. Insomma par di capire che se davvero (sia alle europee che alle comunali) la Lega otterrà un buon risultato, allora le ripercussioni saranno pesanti a partire dall’amministrazione del capoluogo. Si vedrà.

Intanto, qualche considerazione sulla Talete ancora al centro delle cronache. Va detto subito che i fatti dimostrano come la società (pur lodevole negli intenti iniziali) non è mai davvero decollata. Basti ricordare le notevoli difficoltà di gestione, nonostante un giro d’affari milionario. Gli amministratori di ogni colore che si sono succeduti alla guida del consiglio di amministrazione hanno spesso denunciato difficoltà enormi persino nell’erogazione degli stipendi e i bilanci solo attraversi complicati maquillage finanziari sono stati chiusi quasi alla pari, evitando così salassi insostenibili per tutte le amministrazioni comunali. Adesso si ricomincia con un nuovo cda, sostenuto da una variegata e piuttosto improbabile maggioranza, ma se davvero tra una settimana gli equilibri complessivi saranno stravolti allora non sarà granché complicato mettere in difficoltà i nuovi amministratori e con loro anche i padri putativi dell’operazione, cioè il consigliere regionale Enrico Panunzi (Pd), il senatore Francesco Battistoni (Forza Italia) e l’onorevole Mauro Rotelli (Fratelli d’Italia). Si vedrà a stretto giro di posta.

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