Avignone, Luoyang e Wittenberg. Ecco la Viterbo che guarda oltre le mura

Avignone, Luoyang e Wittenberg. Ecco la Viterbo che guarda oltre le mura

Editoriali - L'amministrazione Michelini ha tanti difetti e storture ma una cosa la sta, in qualche modo e in prospettiva, portando avanti. E' la prospettiva di un lavoro che sappia portare Viterbo oltre le mura. Tre gemellaggi, a diversi gradi di maturazione, rappresentano un interessante piano strategico da tenere sott'occhio.

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L’amministrazione Michelini non è la migliore amministrazione possibile. Non lo è come non lo sono state le precedenti. E’ piena di difetti, prigioniera di una continua guerra di mina e contromina tra i gruppi politici che la compongono e il sindaco non brilla certo per decisionismo.

Tante delle cose dette in campagna elettorale dopo due anni e mezzo non si sono viste e sono sempre più gli scettici. Ma c’è qualcosa che questa amministrazione sta smuovendo, l’idea di andare oltre le mura. Almeno nell’impostazione di tale prospettiva esiste un lavoro interessante, che passa per Avignone, Luoyang e Wittenberg. Tre città per tre gemellaggi possibili, su cui, a diversi gradi di maturazione, si sta lavorando.

Dal rapporto con Avignone, quello su cui si sta agendo da circa un anno e che dovrebbe essere firmato ad aprile, si sta delineando un’interessante prospettiva di collaborazione che alla punta dell’iceberg ha la promozione turistica di Viterbo come città papale. 600mila turisti ogni anno passano per quello francese, 15mila dal viterbese. Poi ci sono tante altre cose interessanti, che passano dai rapporti tra le due università e camere di commercio e per una serie di settori su cui sembra possibile sviluppare sinergie: pietra, lavanda, vino.

L’operazione Luoyang si sta delineando in queste ore ed è balzata agli occhi della città con la notizia della Macchina di Santa Rosa in Cina. Ma c’è molto di più e giovedì una delegazione della città cinese, ex capitale dell’Impero Cinese, arriverà a Palazzo dei Priori per siglare un preaccordo. L’orizzonte cinese è di per sé veramente un andare oltre le mura. Luoyang è una realtà da sei milioni e mezzo di abitanti, questo ne fa un partner commerciale potenziale che definire straordinario è riduttivo. Forse il termine giusto sarebbe “partner commerciale spaziale o marziano”.

Poi, più nascosta delle altre, c’è la terza città possibile: Wittenberg. La città delle tesi di Martin Lutero, dove nel 1517 nacque la religione protestante. Ispirata in qualche modo da Egidio da Viterbo, città che si schierò per il dialogo con i luterani grazie all’azione del circolo degli Spirituali. Ponendo come termine temporale il 2017, quando scoccheranno i 500 anni dalla Riforma, si capisce che dal gemellaggio con la città tedesca (per dimensioni simile a Viterbo) arriverebbero sicuramente buoni frutti. L’interesse per i protestanti a questa terra del dialogo dimenticata, che il capoluogo della Tuscia rappresenta, diventa interessante occasione per operazioni turistiche con il nord Europa. Ad aver bene inquadrato l’opportunità la recentemente costituita associazione Egidio 17, contenitore di idee e professionalità da mettere a frutto.

Il cantiere aperto da Michelini e i suoi, in questa direzione, è sicuramente interessante. E’ da concretizzare ma comunque va riconosciuto che un lavoro importante, quantomeno di prospettiva, è stato fatto. Insomma, al netto di tutti i problemi e le sgangheratezze che questa amministrazione ha, Viterbo sembra essersi affacciata davvero oltre le mura.

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