Continua la riqualificazione di Pratogiardino, con l’arrivo dei nuovi lampioni nel parco alle porte del centro storico della città. “Siamo in fase avanzata – ricorda l’assessora Raffaela Saraconi – ho chiesto solo di rivedere la parte sulle migliorie previste dal contratto. C’è l’illuminazione del laghetto con luci colorate. Essendo un giardino storico, è un po’ eccessivo. Ci vedremo con l’assessore Vannini. Si può modificare, magari scegliendo soluzioni più consone, come illuminare alcuni alberi storici. L’opzione del laghetto credo che nemmeno la Soprintendenza ce la farebbe passare”.

Conclusa la parte relativa all’illuminazione, il nuovo volto di Pratogiardino è quasi ultimato, manca qualche dettaglio, fra cui quello più “visibile”: il verde. Il Comune ha già suddiviso l’area in quattro parte, ognuna da affidare ad altrettante aziende specializzate attraverso un contratto di sponsorizzazione. “Le imprese ripristineranno le aiuole come erano, con più cura rispetto a oggi e in cambio hanno un servizio di pubblicità. Ci auguriamo d’avere risposte all’avviso che licenzieremo non appena insediato il nuovo dirigente. Con i cantonieri stiamo intervenendo sull’esistente, sulle siepi. Ma con le nostre forze è complicato, ci servono altri interventi”.

Oltre alle quattro aeree di intervento, però, c’è una quinta: quella dietro la casetta, oggi chiusa, che versa nel totale abbandono. “Vorremmo riaffidarla e come un tempo, dedicarla alla floricoltura. Tanti anni fa c’era anche un commercio di fiori, era una bella zona del parco. Si tratta d’iniziative che come amministrazione vogliamo portare avanti nelle nome del progetto più ampio su Pratogiardino e che riguarda l’espansione verso piazza della Rocca”.

Intanto i lavori per l’illuminazione procedono a vele spiegate. “Avere pratogiardino illuminato consentirà d’usufruirne anche la sera per iniziative, eventi e spettacoli”.