Arcipelago Scec, un modo per mantenere la ricchezza sul territorio

Arcipelago Scec, un modo per mantenere la ricchezza sul territorio

Cronaca - Per impedire il collasso dell'economia locale occorre puntare a mantenere la ricchezza sul territorio. Arcipelago Scec rappresenta una possibile via in questa direzione.

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scecEsiste un modo per rimettere in movimento l’economia e soprattutto per contribuire a mantenere la ricchezza sul territorio. Si può fare abbracciando e diffondendo nel comune capoluogo della Tuscia ma anche negli altri della provincia la filosofia di ‘Arcipelago Scec’. Non stiamo parlando di una pratica alchemica né della fantasia di qualche buontempone.

E’ tutto molto concreto e già presente a Viterbo, grazie a una rete di attività cittadine che sono entrate nell’Arcipelago Scec. Nei prossimi giorni raccoglieremo testimonianze dirette, tramite interviste, su questa realtà. Cercheremo anche di capire come questo sistema può essere utilizzato da Palazzo dei Priori per contribuire al rilancio dell’economia locale. Per adesso è nostra intenzione inquadrare il fenomeno.

 

COSA SONO GLI SCEC E COME FUNZIONA L’ARCIPELAGO

Gli Scec sono il simbolo concreto di un patto – stretto tra persone comuni, imprese commerciali, artigiane e agricole, fra professionisti ed enti locali – al fine di promuovere localmente lo scambio di beni e servizi accettando una riduzione percentuale del prezzo rappresentato dagli Scec: un passo indietro del singolo a beneficio dell’intera comunità locale.

Sono emessi e distribuiti dall’associazione Arcipelago Scec e ogni associato avrà diritto alla stessa quantità di Scec. Ovviamente si usano solo insieme agli euro. Rappresentando una diminuzione della spesa, aumentano di fatto il potere d’acquisto delle famiglie che partecipano al circuito di Arcipelago, ma soprattutto agganciano gli euro al territorio arginando l’emorragia di ricchezza e innescando circuiti economicamente e socialmente virtuosi.

Per comodità il valore di uno Scec è equiparato a un euro, ma ovviamente non sono convertibili.  Al momento dell’iscrizione l’accettatore – ovvero il produttore, il commerciante, l’artigiano, il professionista – indica la percentuale di accettazione dei buoni locali, valore che oscilla tra il 5 e il 30% del prezzo del prodotto.  Ogni associato, accettatore o fruitore, riceve all’atto dell’iscrizione 100 Scec. L’obiettivo è rendere questa distribuzione periodica fino a divenire mensile. 

In pratica è come se il negoziante o professionista applicassero uno sconto che gli viene conferito in Scec, che comunque possono riutilizzare come sconto presso tutti i punti dell’Arcipelago.

 

COME SIAMO MESSI A VITERBO

Il circuito di Arcipelago Scec a Viterbo è già radicato e si avvale della presenza di un punto Scec, d’informazione e distribuzione, presso il centro stampa A.D. Grafica in via Giuseppe Mazzini 63. L’obiettivo però è di aprire punti Scec presso gli uffici comunali. Attualmente a Viterbo e provincia abbiamo 65 attività artigiane, commerciali e professionali che accettano Sce e 250 soci fruitori. Esiste anche un portale d’informazione Viterboscec. In provincia di Viterbo Arcipelago Scec è stato contattato dal Comune di Oriolo Romano per avviare il ‘Progetto Scec a Oriolo per un’economia solidale’. Tale progetto è stato avviato con delibera del 23 aprile 2013.

 

 

 

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