Approvato il regolamento per le coppie di fatto

Approvato il regolamento per le coppie di fatto

Politica - Dopo mesi di discussioni approvato il regolamento per l'istituzione del registro delle coppie di fatto.

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Dopo nove mesi di discussioni e scontri la maggioranza del comune di Viterbo ha votato il regolamento per le coppie di fatto. 18 i sì, due dei quali arrivati dalla minoranza, che hanno chiuso un dibattito che era iniziato più di quattro ore prima col brivido. La maggioranza al primo appello infatti non aveva garantito il numero legale. Rapido confronto nella sala Rossa tra il sindaco e alcuni consiglieri di maggioranza e via al dibattito, più che sugli articoli del regolamento, sulla sua funzione. Spazio anche a piccoli battibecchi, tra tutti quello tra Luigi Buzzi e Sergio Insogna.

Su tutti sugli scudi Arduino Troili (Pd) che ha ripetuto il suo solito monologo: “io sono amico di molti omosessuali, ma non c’è l’esigenza di discuterne  – ha detto il consigliere democratico – non è così importante e poi che valori lasceremo ai nostri figli?”. Insomma chi penserà ai bambini? Gli risponde per le rime Sergio Insogna (Oltre le mura): “fortuna che Troili è amico degli omosessuali, se non lo fosse stato cosa gli avrebbe fatto?”.

Di tutt’altro avviso quasi tutto il resto della maggioranza. Quasi, perché Ciorba, Tofani e Fabbrini alla fine hanno votato no. Melissa Mongiardo cita Lyndon Johnson “Se calpestassimo i diritti, falliremmo come uomini, cittadini e amministratori”. La chiave è l’ironia per Moricoli : “dopo 9 mesi è proprio un parto”. Introduce il tema delle coppie omosessuali invece Gianluca De Dominicis (M5S) che ha precisato la necessità di approvare questo regolamento “anche per dare un segnale forte contro l’omofobia“. Simoni invece ha contestualizzato diversamente la discussione ricordando come il 95% delle coppie viva in una situazione di coppia fatto e “dunque non si tratta solo di dare risposte a coppie omosessuali, ma è un problema che riguarda tutti”. Stessa linea di pensiero per Daniela Bizzarri che dopo aver sottolineato di essere credente e legata al valore del matrimonio ha proseguito confermando però il suo voto sottolineando come “tanti giovani non possono accedere al matrimonio per vari motivi”

Altro tema ripetuto lungamente è la concretezza del regolamento. “È vero – ha spiegato Chiara Frontini di Viterbo2020 – che non garantiremo veri e propri diritti, ma mi aspetto che il regolamento dia il via al riconoscimento di questi diritti e sia un segnale“. Di tutt’altro avviso il resto della maggioranza. Fratelli d’Italia con Luigi Buzzi attacca la maggioranza per aver “trasformato il dibattito in una guerra tra pro e contro gli omosessuali. Non è così. Siamo contro perché perché parlate di diritti, ma questo regolamento non ne darà”. Antonella Sberna  (FI) ha sottolineato di essere d’accordo sulle premesse e sulla necessità di arrivare ad una normativa a livello centrale sul tema, ma proprio per questo motivo “questo è un puro atto di indirizzi”. Quindi inutile, a questo livello. Ma su questo tema interviene anche Christian Scorsi (Pd): “anche il Papa ha fatto una apertura in questo senso. È importante che dagli enti locali arrivi un segnale al governo“.

Dopo le dichiarazioni di carattere generale al via la discussione punto per punto con il voto finale arrivato intorno alle 14.30. Alla fine regolamento approvato con il Sì di due consiglieri di minoranza (De Dominicis e Frontini) e il No di quattro consiglieri di maggioranza (Fabbrini, Troili, Tofani e Ciorba). Assenti Moltoni (Oltre le mura) e Santucci (Fondazione).

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