Alessi superstar, il volo di Acquapendente e l’imbarazzo del Civico di Viterbo

Alessi superstar, il volo di Acquapendente e l’imbarazzo del Civico di Viterbo

Editoriali - Quello che sta facendo Andrea Alessi ad Acquapendente non è roba che passa inosservata. Da tempo avevamo puntato la sua storia, ciò che sta mettendo in piedi al confine nord della provincia etrusco-lazio-maremmana.

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Quello che sta facendo Andrea Alessi ad Acquapendente non è roba che passa inosservata. Da tempo avevamo puntato la sua storia, ciò che sta mettendo in piedi al confine nord della provincia etrusco-lazio-maremmana.
In queste ore la diffusione dei numeri. E i dati sono sempre un buon modo per raccontare le cose. In un anno il Museo della Città è cresciuto del 71% per quanto riguarda le presenze complessive e del 94% per quanto riguarda i paganti.

Abbiamo titolato “al miracolo” nell’articolo di questa mattina dove raccontiamo il fenomeno. Lavoro, lavoro, lavoro. Questo il gusto della ricetta messa in campo da questo giovane, in Italia si è sempre giovani, che veste oggi i panni di direttore della struttura. Ma al di là del valore numero, che ci spiattella davanti agli occhi la misura quantitativa della sua azione, c’è un valore prettamente qualitativo che da subito abbiamo fiutato.

Alessi ha costruito l’identità del Museo della Città di Acquapendente, l’ha fatto esistere nell’immaginario collettivo. Prima del suo arrivo, lo confessiamo, neanche potevamo immaginare che ad Acquapendente fosse custodita così tanta bellezza. Confessiamo anche che ancora non siamo andati a gustarcela ma potete giurarci che presto attraverseremo la Cassia direzione nord.

Il nuovo direttore, senza nulla togliere non sappiamo neanche se prima di lui ci sia stato o meno qualcuno, ha lavorato con professionalità e visione. Ha messo dentro il serbatoio delle potenzialità di questo angolino di provincia dell’Italia Centrale le idee ed è riuscito a fare camminare la macchina.

Non discutibile il suo lavoro sui social, sul web in generale e sulla stampa locale. Ha cercato un suo pubblico potenziale e l’ha trovato. La strategia elaborata ha vinto ed è giusto riconoscerglielo. Sta lavorando a un nuovo segmento: ‘I mai visti’. Opere mai finite sotto il palato di un pubblico e che saranno servite a partire dall’8 dicembre.

Mentre scriviamo quanto state leggendo “spiamo” la pagina facebook del Museo della Città di Acquapendente. Aggiornata di recente. Poi, per scrupolo, facciamo un pensiero: “Chissà come è messa quella del Museo Civico di Viterbo?!”. Apriamo e l’ultimo post è del 23 marzo 2015. Abbiamo detto tutto, aggiungere altro sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Lasciamo mettere il resto ai nostri lettori. Invitiamo al rossore gli amministratori del capoluogo. La provincia seppellirà Viterbo, amen.

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