Alessandro IV, un documentario per raccontare al mondo la storia del papa nascosto

Alessandro IV, un documentario per raccontare al mondo la storia del papa nascosto

Cronaca - Viterbo nasconde una storia complessa e intrigante, ma negli ultimi anni si è riaccesa una certa attenzione per la misteriosa sepoltura nascosta di papa Alessandro IV.

ADimensione Font+- Stampa

A Viterbo c’è un papa nascosto, da più di 750 anni nessuno sa dove siano le sue spoglie mortali. Una storia che dovrebbe affascinare e che potrebbe risultare buona anche per accendere un certo interesse turistico sulla città dei papi e che invece non sembra entusiasmare i viterbesi.

 

A tirare fuori il tutto un archeologo spagnolo, Alberto Pichardo Gallardo, che in questi giorni è impegnato sul set per la realizzazione di un documentario. Documentario che si vuole utilizzare per diffondere questa storia negli Stati Uniti e in Spagna, nella speranza di trovare investitori per finanziare il progetto di ricerca finalizzato all’individuazione della misteriosa sepoltura. 

 

Il video uscirà con il titolo di ‘Il mistero della tomba di Papa Alessandro IV’. La regia del prodotto è stata affidata al giovane viterbese Simone Schiralli. Il tutto è stato possibile anche grazie alla collaborazione dell’associazione La Contesa, che ha fornito i costumi di scena. Le riprese  hanno interessato la loggia del Palazzo Papale, la Sala del Conclave, la Cattedrale e piazza San Lorenzo. Nella realizzazione sono stati coinvolti diversi viterbesi. Si tratta di un lavoro che sicuramente tornerà utile per promuovere la città di Viterbo. In attesa di vedere questo lavoro vi mostriamo alcuni scatti.

 

Alessandro IV - dentro la cattedrale di San Lorenzo

 

NOTA A MARGINE

 

La storia di questo papa scomparso è forse una delle più intriganti che la città di Viterbo conserva. Un vero e proprio rompicapo per gli storici locali e un enigma che si aggiunge di complessità ogni qualvolta viene spolverato. Ho seguito l’avventura dell’archeologo spagnolo Alberto Pichardo credo fin dall’inizio. L’ho visto in questi anni dannarsi l’anima per attivare un progetto di ricerca della tomba di Alessandro IV. Ho avuto modo di registrare anche una città piuttosto passiva, disinteressata, quasi incredula. La cosa che più mi ha stupito è però un certo menefreghismo in determinati ambienti. A volte ho come avuto la personale sensazione che qualcuno, tra i nostri concittadini, dovesse sapere qualcosa di più di quello che è lecito sapere su questa sepoltura.

 

Ho iniziato quindi a fantasticare e a dirmi: magari questa tomba è già stata violata e qualche privato si è appropriato del contenuto; magari c’è qualcosa che non deve essere scoperto; etc.

 

Ritrovare questa sepoltura farebbe parlare abbastanza di Viterbo, sui media nazionali e in giro per il mondo. Presumibilmente potrebbe aiutare il capoluogo della Tuscia a puntare sul brand ‘Viterbo città dei papi’. Insomma si tratta di una grossa occasione. Qualcuno potrebbe giustificare questo menefreghismo con l’assenza di fondi, da parte delle istituzioni, per finanziare i lavori di scoperta. Questa però appare come una giustificazione piuttosto debole. Sarebbe assurda come la storia di uno sceicco in ristrettezze che non trova fondi per scavare pozzi finalizzati all’estrazione di un petrolio certo.

 

Ora anche il ritrovamento della tomba dovrebbe essere certo. Almeno che non ci sia già stato ma tenuto nascosto, in questo caso la cosa sarebbe roba da Procura. Poi mi chiedo perché un papa così importante per Viterbo di fatto non sia ricordato in nessun punto della città. Non una piazza, non una via, non una statua. Sembra esserci stata una sorta di damnatio memoriae. La Curia gli ha intitolato una sala di Palazzo Papale, questo è vero, ma Palazzo dei Priori?

 

Certo che per un comune che potrebbe puntare sul brand di ‘città dei papi’ siamo proprio scarsi in lungimiranza.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune