Agonia Bullicame, il Tar dispone che la Gestervit sistemi tutto entro l’11 febbraio

Agonia Bullicame, il Tar dispone che la Gestervit sistemi tutto entro l’11 febbraio

Politica - Il tribunale amministrativo regionale ha deciso che la società Gestervit ha tempo fino al prossimo 11 febbraio per effettuare i lavori di sistemazione sul pozzo San Valentino. Sta per finire la lunga agonia del Bullicame? E chi paga il conto di tutto?

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Agonia del Bullicame, il tribunale amministrativo del Lazio ha deciso che la società Gestervit ha tempo fino all’11 febbraio per ripristinare il pozzo San Valentino allo stato in cui si trovava fino al pomeriggio del 25 novembre scorso.

La decisione nella mattinata di ieri, quando i giudici si sono riuniti per esaminare la questione. La società Gestervit effettuando dei lavori di pulizia all’interno del pozzo San Valentino ha finito per determinare l’apertura di una falla, che ha causato un abbassamento importante del livello dell’acqua nella “callara” che alimenta le terme libere del parco del Bullicame (leggi).

Da quel momento quello che è un patrimonio termale di tutti i viterbesi è diventato praticamente inutilizzabile. Il livello dell’acqua termale nella sorgente del Bullicame è sceso di 40 centimetri rispetto al livello di sfioro, smettendo di alimentare le vasche. Tanto che il Comune è dovuto intervenire attivando la pompa, che però non è sufficiente a risolvere veramente la questione.

Nel contempo la Regione Lazio, settore cave e miniere, ha chiesto al Comune di Viterbo anche un filmato in profondità della falla del pozzo San Valentino, per verificare ancora meglio l’entità del danno e dare il benestare definitivo per la partenza dei lavori. Lavori che per come si sono messe le cose dovrebbero verificarsi nella prima settimana di febbraio.

La domanda che in diversi si pongono è: ma chi pagherà tutto questo?

 

 

Guarda il video del Bullicame in agonia

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