“Aggrediamo la crisi” – Accordo strategico tra Federlazio, Banca Sviluppo Tuscia e Confidi Lazio per sostenere le aziende

“Aggrediamo la crisi” – Accordo strategico tra Federlazio, Banca Sviluppo Tuscia e Confidi Lazio per sostenere le aziende

Cronaca - Dare risposte alle aziende, permettendo loro di avere il credito necessario ad aggredire la crisi e rafforzarsi sul mercato. Questo l'obiettivo dell'accordo strategico tra Federlazio, Banca Sviluppo Tuscia e Confidi Lazio.

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Accordo strategico tra Federlazio, Banca Sviluppo Tuscia e Confidi Lazio per il sostegno alle aziende. Nel periodo in cui le imprese sono sempre più strette dalla crisi economica, arriva l’intesa tra Federlazio, Banca Sviluppo Tuscia e Confidi Lazio per promuovere un avvicinamento tra il mondo del credito e le imprese. Non solo per garantire migliori condizioni finanziarie, ma anche per valorizzare i progetti imprenditoriali.

E’ stato siglato un importante accordo – dice il presidente di Confidi Lazio Roberto Belli –  che permetterà alle aziende di avere uno strumento di crescita in un momento congiunturale particolarmente difficile. Federlazio e Confidi scendono in campo per dare risposte veloci e concrete al bisogno di credito che aumenta ogni giorno. Riconosco alla Banca Sviluppo Tuscia un ruolo molto propositivo. La sua assoluta vicinanza al mondo delle imprese, si è concretizzata con questo accordo”.

Il presidente di Confidi Lazio, Belli, ha firmato la convenzione con la neonata Banca, rappresentata dal direttore generale Vittorio Iannucci e del Responsabile Area Affari Diego Rizzato. Per Federlazio era presente il direttore Giuseppe Crea. Sale, quindi, il numero di convenzioni che il Confidi è in grado di offrire ai suoi associati.

Soddisfazione da parte di Federlazio per cui serve un’accelerazione nel processo di rilancio economico del territorio. “L’obiettivo – dichiara il direttore Creaè quello di supportare le aziende per arrivare a una ripresa ormai non più rinviabile. Tecnicamente, il Confidi curerà una prima istruttoria, raccogliendo l’idonea documentazione e usando i propri strumenti di analisi e conoscenza delle imprese per la sua decennale conoscenza del tessuto economico del Viterbese. La Banca poi valuterà le richieste pervenute. Guardiamo, quindi, non solo ai numeri, ma anche alle persone, per capire se hanno voglia di fare e di operare correttamente”.

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