A Orte iniziano le attività del comitato per il sì al referendum del 4 dicembre

A Orte iniziano le attività del comitato per il sì al referendum del 4 dicembre

Homepage - " Con il sì non esisteranno più cittadini di serie A e cittadini di serie B. Con il Sì, si toglieranno tutti i privilegi e la ricchezza verrà ridistribuita in modo equo affinché i giovani possano avere la possibilità di trovare un lavoro adeguato alle loro aspettative".

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Mercoledì 5 ottobre ore 21 si è svolta la prima iniziativa pubblica del Comitato basta un sì Società civile Orte. La presidente Marina Faggiani ha presieduto e svolto con molta professionalità e competenza tutti i lavori programmati nell’incontro stesso. Grazie al lavoro di una giovane fondatrice del Comitato, Gentileschi Marzia, che con molta tenacia e bravura (con un paio di giorni) utilizzando tutta la sua rubrica telefonica è riuscita a mettere insieme un gruppo notevole di persone all’ 80% giovani tra i 19 e i 35 anni.

La presidente ha illustrato tutti gli articoli della Riforma Costituzionale entrando nel merito partendo dai padri costituenti che scrissero la Costituzione italiana soffermandosi soprattutto sui dibattiti allora aperti nell’Assemblea costituente tra Meuccio Ruini, Presidente della Commissione, e Pietro Calamandrei.

Ruini disse che è un testo che: “… si verrà completando ed adattando all’esigenze dell’esperienza storica […]. Abbiamo consentito un processo di revisione, che richiede meditata riflessione, ma che nulla cristallizza in una statica immobilità. Vi è modo di modificare e di correggere con sufficiente libertà di movimento. E così avverrà. La Costituzione sarà gradualmente perfezionata e resterà la base definitiva della vita costituzionale italiana. Noi stessi – e i nostri figli – rimedieremo alle lacune e ai difetti, che esistono e sono inevitabili […].Noi prima di tutti ne riconosciamo le imperfezioni”.

Da parte sua Calamandrei, osservò: “ Indubbiamente, nel progetto di Costituzione vi è una parte positiva […] vi è però la parte negativa, quella in cui i partiti non sono riusciti a trovarsi d’accordo con sincerità nella sostanza: ed è questa la parte che, secondo me, pecca di genericità, di oscurità e di sottintesi […].”

Questa è l’opinione di due padri fondatori della Costituzione. Quindi noi del Comitato per il Sì, ci battiamo convinti che la Costituzione non solo si può, ma si deve modificare perché così era scritto nel suo codice genetico.
I punti toccati nel nostro incontro sono stati soprattutto nella sostanza degli articoli modificati dalla riforma: Art.55 Funzioni delle due Camere: Composizione del Parlamento; Art.57 Composizione del Senato; Art.70 Funzione Legislativa; Art. 75 Facilitazione per il Referendum; Art.94 Fiducia al governo; Modifiche al Titolo V parte II della Costituzione.

Entrando nel merito di detti articoli i partecipanti seguivano muti e attoniti ascoltando storie di vita vissuta appartenute a soggetti terzi e lontani nel tempo, poi mano a mano i loro volti cambiavano espressione e si vedeva nei loro occhi il desiderio e voglia di conoscere e saperne sempre di più. E’ nato un dibattito, un confronto interessante e caloroso soprattutto con chi pensandola diversamente ne sottolineava le differenze ( e per questo li ringraziamo).

“Proprio elaborando e riflettendo – dicono dal comitato di Orte – sulle nostre diversità che, il calore, la passione e la convinzione di leggere nero su bianco una semplice verità, ci ha fatto sentire umanamente uniti. Una forte sensazione di ritrovarci tutti in un’unica grande famiglia, dove si possano esprimere le proprie idee con franchezza e convinzione, ma avendo tutti la consapevolezza di fare la cosa giusta. Con il SI’ la vita degli italiani diventerà più semplice, con meno burocrazia, con leggi più veloci e più snelle, con regole nazionali e generali uguali per tutte le Regioni. Con il sì non esisteranno più cittadini di serie A e cittadini di serie B. Con il Sì, si toglieranno tutti i privilegi e la ricchezza verrà ridistribuita in modo equo affinché i giovani possano avere la possibilità di trovare un lavoro adeguato alle loro aspettative e le persone anziane, che hanno avuto una vita piena di stenti e sacrifici, possano finalmente avere pensioni adeguate per una vecchiaia più serena. Questo è un modo consapevole per votare Sì”.

“Ci siamo lasciati tutti con una calorosa stretta di mano e con il desiderio e la promessa di incontrarci ancora perché, siamo tutti convinti che la cosa fondamentale sia il confronto e lo scambio delle nostre idee che ci permette di arricchirci tutti soprattutto attraverso le nostre diversità”.

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