Marini: “sul Festival delle Luci ci sono gli estremi per un ricorso al Tar”

Marini: “sul Festival delle Luci ci sono gli estremi per un ricorso al Tar”

Politica - Nel mirino l’avviso pubblico che la scorsa settimana ha affidato l’appalto per realizzare il Festival delle Luci all’Audiotime Srl. Marini insiste anche sulla programmazione pubblicitaria: "così l'evento lo facciamo per noi stessi".

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Sul Festival delle Luci è guerra. L’ex sindaco Giulio Marini (FI) va all’attacco. “Ci sono gli estremi per un ricorso al Tar, abbiamo già fatto un accesso agli atti per verificare nella sostanza cosa c’è nelle carte”. A finire nel mirino dell’opposizione l’avviso pubblico che la scorsa settimana ha affidato l’appalto per realizzare il Festival delle Luci all’Audiotime Srl.

 

Il peccato originale

“Lo sanno tutti – prosegue il consigliere di Forza Italia – che sono state fatte delle prove all’aperto prima ancora della pubblicazione dell’avviso pubblico. A questo si aggiunge un altro fatto: l’albero di Natale in piazza del Plebiscito è stato spostato di lato, questo – spiega – dà la prova che era già tutto organizzato. Allora mi chiedo, visto che la legge lo prevede perché non sia stato dato l’affidamento diretto? L’amministrazione si sarebbe presa la responsabilità della scelta, ma se non lo ha fatto allora c’è qualcosa che non va. Sicuramente avremmo evitato di prendere in giro la cittadinanza, l’opposizione e la maggioranza”.

 

Il fondo di riserva

Il problema non è solo di metodo, è anche economico. Solo per le Luci, il videomapping e la mostra di Don Sebastiano del Piombo, sono previste spese per circa 150.000€. “Verranno presi soldi dal fondo di riserva. Uno strumento – dice Giulio Marini – che ha caratteristiche amministrative particolari e che serve per situazioni straordinarie, come ad esempio per fronteggiare le calamità naturali, sicuramente non per iniziative al livello di questa”.

 

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Don Sebastiano del Piombo e Palazzo Spreca

Marini lancia una stoccata anche sull’altra grande spesa natalizia: la mostra delle opere di Don Sebastiano del Piombo. “L’anno passato con costi molto inferiori abbiamo realizzato la mostra con gli affreschi di Palazzo Spreca”.

 

Comunicare e programmare

“Spendere tutti questi soldi senza una attenta programmazione  pubblicitaria di eventi di questa portata – conclude Marini – è inutile perché significa farli per noi stessi. E allora era tanto meglio il vecchio metodo di elargizione di contributi, che dava la possibilità a tutte le realtà locali di esprimersi”.

 

Ascolta l’intervista su Sbottonati 

 

 

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