1200 emendamenti «contro» il Natale viterbese, ma non sono ammissibili

1200 emendamenti «contro» il Natale viterbese, ma non sono ammissibili

Politica - L'obiettivo di Santucci è quello di fermare la variazione di bilancio di 55.000€ in vista del Natale viterbese. Così non si rispetterebbe il Regolamento. Poi l'attacco alle convenzioni: "sono atti elusivi"

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IMG_13421200 emendamenti firmati da Santucci per fermare la variazione di bilancio di 55mila euro in vista del Natale viterbese. Ma secondo il ragioniere capo Quintarelli non sono ammissibili perché fuori tempo massimo. “Inviate tutto alla Corte dei Conti – ha commentato Santucci – quello che fate è illegittimo. Non potete fare variazioni di bilancio senza darci possibilità di discuterne”.

In consiglio torna lo scontro sul Regolamento per la cultura, come un anno fa. Il dicembre 2013 è stato il mese terribile per la cultura viterbese. Mai come allora ci fu dentro e fuori il Consiglio comunale uno scontro durissimo tra maggioranza e opposizione, tra amministrazione e realtà culturali del territorio. Uno scontro chiuso con l’approvazione di un regolamento per l’elargizione di contributi e sovvenzioni che prevedeva una percentuale del 75% di fondi da destinare tramite bando.

Una percentuale che secondo il consigliere di Fondazione Gianmaria Santucci non sarebbe rispettata. Sicuramente non con l’approvazione della variazione di bilancio. Almeno ha dichiarato così poco fa in seguito alla proposta di variazione di bilancio portata oggi dalla maggioranza in Consiglio comunale prima di presentare i 1200 emendamenti. Un parere sul quale ci si è scontrati, con tanto di chiamata in aula del dirigente del settore specifico Stefano Menghini al quale è stato chiesto se fosse davvero così.

“Considerando i bandi realizzati con la provincia, quello delle frazioni e quello per le attività sportive – ha detto Menghini, apparso poco convinto – i conti tornano. Però se lei me lo chiede ricontrollerò”. Al di là dell’inserimento delle attività sportive dentro al calcolo per le attività culturali che sembra piuttosto eccentrico, risulta ancor più singolare l’insicurezza sul dato. Menghini infatti non ha detto né sì, né no.

Più deciso di lui è invece stato l’assessore Delli Iaconi. “Su ogni delibera c’è il parere di congruità del dirigente, dunque – ha spiegato – non c’è motivo di pensare che il regolamento non fosse rispettato”. Anche se il conto del 75%\25% andrebbe fatto sull’anno complessivo. Come ha fatto notare il consigliere di Fratelli d’Italia Luigi Buzzi. Santucci ha poi attaccato l’assessore alla cultura sul tema delle convenzioni “stipulate con molte realtà eludendo di fatto il Regolamento votato dalla stessa maggioranza. Le convenzioni – ha detto – sono atti elusivi. Così fate figli e figliastri”.

Duro anche il commento di Chiara Frontini (Viterbo 2020): “Avete dimostrato – ha detto – di aver approvato il Regolamento solo per contenere Barelli. Aveva ragione lui, dovreste chiedergli scusa”. In difesa del Regolamento è sceso poi il Capogruppo del Pd Francesco Serra. “Lo ritengo uno strumento valido”. Ma se venga rispettato davvero non si è capito.

Alla fine il Consiglio ha votato e approvato a maggioranza il documento proposto dalla maggioranza. Arrivederci all’anno nuovo.

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