12 associazioni propongono ai Candidati una carta etica per le Elezioni amministrative

12 associazioni propongono ai Candidati una carta etica per le Elezioni amministrative

Elezioni 2018 - La proposta di patto “etico” è diretta a chi si candida alle elezioni e punta a porre l’accento sulla “questione fondamentale delle regole e del rispetto della dignità delle persone”.

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12 associazioni propongono la carta etica per le Elezioni amministrative. La proposta di patto “etico” è diretta a chi si candida alle elezioni e punta a porre l’accento sulla “questione fondamentale delle regole e del rispetto della dignità delle persone”.

“Vorremmo porre – è scritto sulla Carta – l’attenzione sul prossimo confronto elettorale a Viterbo, nel corso del quale è importante creare occasioni di riflessione e di confronto aperto tra tutti gli attori della comunità (italiani o stranieri, ragazzi e ragazze, minorenni, adulti, senza fissa dimora, residenti oppure ospiti temporanei). Chiediamo pertanto a quanti si riconoscono in questi principi e li condividono, di metterli in pratica, senza operare sulla base di distinzioni ‘di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’ (Costituzione Italiana, art. 3), in questa campagna elettorale e dunque nel corso del proprio mandato amministrativo”.

L’invito è rivolto anche agli operatori dell’informazione che “dovrebbero agire con correttezza e cautela, richiamandosi ai dettati deontologici presenti nella Carta dei Doveri del Giornalista – con particolare riguardo al dovere fondamentale di rispettare la persona e la sua dignità – ovvero non discriminare né strumentalizzare nessuno per la razza, la religione, il sesso o gli orientamenti sessuali, le condizioni fisiche e mentali e le opinioni politiche, quindi ‘nel rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati’, riferiti anche a fatti concernenti i richiedenti asilo, i rifugiati e le rifugiate, le vittime della tratta ed i migranti nel territorio”.

Il documento (che trovate integralmente qui sotto) è firmato da ACLI, ARCI, AUSER, Casa dei Diritti Sociali, Associazione l’Altro circolo, Circolo della Conoscenza di Rifondazione comunista, Legambiente Lago di Vico, Associazione Mani Unite, PARVA Casa delle Donne, Associazione interculturale Sans Frontiere, UNICEF, USB immigrazione.

 

Carta etica per le elezioni amministrative a Viterbo

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Quello che stiamo vivendo è un periodo di aspro scontro politico ed elettorale in nome del quale, troppo spesso, verità e rispetto sono sacrificati piuttosto che considerati come elementi cardine di quell’ irrinunciabile correttezza che dovrebbe caratterizzare chi è impegnato come candidato o candidata, come responsabile di una lista o come operatore dell’informazione.

Gli stessi elettori ed elettrici – non solo attraverso il dovere del voto – sono chiamati a svolgere un importante ruolo di controllo e di richiamo verso il Bene Comune ovvero muoversi verso una partecipazione attiva e compiuta, una cittadinanza che si riconosca nei principi democratici e antifascisti della Costituzione Italiana.

Come realtà sociali organizzate vorremmo porre l’attenzione sul prossimo confronto elettorale a Viterbo, nel corso del quale è importante creare occasioni di riflessione e di confronto aperto tra tutti gli attori della comunità (italiani o stranieri, ragazzi e ragazze, minorenni, adulti, senza fissa dimora, residenti oppure ospiti temporanei).

Chiediamo pertanto a quanti si riconoscono in questi principi e li condividono, di metterli in pratica, senza operare sulla base di distinzioni “di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (Costituzione Italiana, art. 3), in questa campagna elettorale e dunque nel corso del proprio mandato amministrativo.

Nella stessa ottica invitiamo i cittadini e le cittadine ad esercitare il diritto di voto e a farlo seguendo i principi di verità e rispetto che richiediamo ai candidati e alle candidate, perché la partecipazione, oltre che nostro dovere, è difesa dei nostri diritti e, in quanto tale, massima espressione di una democrazia.

Anche i mezzi di informazione dovrebbero agire con correttezza e cautela, richiamandosi ai dettati deontologici presenti nella Carta dei Doveri del Giornalista – con particolare riguardo al dovere fondamentale di rispettare la persona e la sua dignità – ovvero non discriminare né strumentalizzare nessuno per la razza, la religione, il sesso o gli orientamenti sessuali, le condizioni fisiche e mentali e le opinioni politiche, quindi “nel rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati”, riferiti anche a fatti concernenti i richiedenti asilo, i rifugiati e le rifugiate, le vittime della tratta ed i migranti nel territorio.

A tal fine chiediamo a gruppi politici, ai candidati e candidate e agli operatori dell’informazione:

· Di promuovere sempre il benessere delle persone, a cominciare da coloro che non possono esprimere la propria volontà attraverso il voto (minori, stranieri e migranti) o che sono in condizioni di fragilità (anziani, poveri, diversamente abili, disoccupati) avendo sempre presenti i temi prioritari della partecipazione, della legalità, della pace e della tutela dell’ambiente naturale.

· Di attuare, in ogni occasione e con ogni metodo plausibile, il Bene Comune, la trasparenza, l’imparzialità e la partecipazione dei cittadini e delle cittadine.

· Di attuare il pieno rispetto delle regole del confronto e del decoro degli spazi pubblici (spazi elettorali, iniziative, corretto uso del materiale di propaganda, rispetto della privacy).

Altresì invitiamo i cittadini e le cittadine

· A esercitare sempre il proprio diritto di voto. Ricordando che tanta gente in passato ha dato la propria vita perché questo diritto di espressione e partecipazione venisse riconosciuto e tutelato.

· A prendere le distanze da chi cerca di ottenere consensi con la diffamazione degli altri candidati e candidate o utilizzando un approccio verbale violento o comunque non rispettoso dell’altrui dignità, strumentalizzando le situazioni o i fatti di cronaca con atteggiamenti o proclami razzisti, intolleranti, violenti, omofobici.

Foto Fisioterapy Center

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